Scampia

Blitz in provincia, scoperte le fabbriche dell’abbigliamento “pezzotto”

SANT’ANTIMO – I carabinieri della locale tenenza hanno denunciato in stato di libertà per contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni una 42enne del luogo già nota alle forze dell’ordine che in concorso con soggetti ancora in via di identificazione aveva allestito in 3 box sottostanti a uno stabile di via nuova detta Casoria un deposito usato come centrale per applicare il marchio falso delle più famose case di moda italiane ed estere a capi di abbigliamento, accessori e scarpe.

La perquisizione effettuata dai carabinieri ha consentito di rinvenire e sequestrare 412 capi di abbigliamento, 116 portafogli e 232 paia di scarpe. Trovati e sequestrati anche 3 piastre per serigrafia e 9 cliché falsi delle varie marche nonché 35 capi di abbigliamento ancora privi di marca ma che di li a poco sarebbero stati griffati e venduti come “di marca”.

ARZANO – I Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo hanno arrestato 4 persone ritenute responsabili di concorso in contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni.

Si tratta di Antonio Aita, 24 anni, di Scampia e di Nunzio Russo, 19 anni e Giovanni Esposito, 26 anni di Miano, già noti alle forze dell’ordine nonché di Ivan Dell’Aversana, 18 anni, incensurato.

Indagata in stato di libertà per gli stessi reati una 24enne di Giugliano in Campania vicina ad Aita. I soggetti tratti in arresto sono stati sorpresi all’interno di un locale interrato di circa 200 mq. e in pessime condizioni igieniche, sanitarie e strutturali che era stato adibito a opificio per la contraffazione di capi di abbigliamento.

La perquisizione del locale ha portato al rinvenimento e sequestro di una stampatrice, 41 cliché falsi 100 kg. di capi di abbigliamento privi di marca e 30 kg. di capi di abbigliamento già contraffatto e confezionato, numerosi bidoni di vernici, pitture e collanti.

Nel contesto operativo, considerato lo stato dei luoghi -colmo di rifiuti derivanti dall’illecita attività e ove gli stessi utilizzavano vernici, coloranti e colle senza le prescritte cautele- i predetti sono stati denunciati anche per deposito incontrollato di rifiuti e per immissioni pericolose in atmosfera.

Aita, Esposito e Russo sono stati tradotti a Poggioreale. Dell’Aversana ai domiciliari.

redazione

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