Scherzo finisce in tragedia, seviziato con il compressore è grave in ospedale: arrestato collega

Uno “scherzo” di cattivo gusto, finito nel peggiore dei modi con la vittima ricoverata in ospedale in prognosi riservata e l’autore in carcere con l’accusa di violenza privata aggravata e lesioni gravi. E’ quanto accaduto in un calzaturificio di Teverola (Caserta) durante l’orario di lavoro. Protagonista un pakistano di 27 anni e un suo collega 28enne di origini marocchine, entrambi con regolare permesso di soggiorno.

Stavano lavorando quando il marocchino, armato di compressore, lo ha indirizzato all’ano del collega procurandogli una lesione all’intestino. Inizialmente l’episodio è stato “archiviato” come scherzo, con la vittima tornata a casa a riposare su consiglio del datore di lavoro. Successivamente però le condizioni del pakistano sono peggiorate a causa di dolori sempre più forti all’intestino.

Recatosi al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa, l’uomo è stato operato dai medici e attualmente è ricoverato in prognosi riservata. L’episodio è stato denunciato alla polizia del commissariato locale che ha proceduto all’arresto del 28enne marocchino, associato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Uno “scherzo” scellerato, una violenza gratuita che riporta alla mente una vicenda analoga accaduta a Napoli, e precisamente nel quartiere di Pianura, alcuni anni fa. In quell’occasione un ragazzo di 14 anni venne seviziato con il compressore all’interno di un’autolavaggio. Artefice della folle aggressione, avvenuta “per gioco”, un ragazzo più grande di una decina d’anni condannato poi a 12 anni di reclusione.