E’ stata sottoposta agli arresti domiciliari la donna che ha assistito durante la latitanza Guglielmo Cirillo, 28 anni, considerato dagli investigatori uno degli elementi apicali del clan Polverino di Marano di Napoli, arrestato lo scorso 4 giugno in un appartamento di Domicella, in provincia di Avellino.
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Nadia Gisonna, una 37enne di Napoli ritenuta responsabile di favoreggiamento aggravato.
Grazie alle attività di intercettazione (telefoniche, ambientali e telematiche), ai servizi di appostamento, ad accertamenti documentali ed a sopralluoghi, incentrati per lo più su soggetti a vario titolo collegati al nucleo familiare del latitante ed alle persone a lui più fedeli, si è fatta piena luce sulle varie tappe della sua latitanza e individuato, in particolare, la donna che si è adoperata fino al giorno dell’arresto di Cirillo per la sua sussistenza.
Cirillo era latitante dal 4 giugno 2013. A suo carico 2 ordinanze di custodia cautelare entrambe per associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacente.
Si occupava infatti, per conto del clan, dell’importazione di hashish dalla Spagna e dal Marocco: contrattava i prezzi e gestiva l’ingresso in Italia delle partite.
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