Scampia

Il baby-boss latitante “sta pariando al caldo”, la camorra ha trovato il suo paradiso: Dubai

E’ ricercato dal maggio 2017, da quando i carabinieri arrestarono il figlio di “zia” Rosaria Pagano, all’epoca appena 16enne, in seguito all’efferato omicidio di Alessandro Laperuta, 32 anni, e Mohamed Nuvo detto “Maometto”, 30 anni, due affiliati al clan degli Scissionisti uccisi da Amarto jr per “dare l’esempio“.

Raffaele Mauriello, 22 anni, si troverebbe già da diverso tempo a Dubai negli Emirati Arabi. E’ riuscito a sottrarsi alla cattura per concorso nel duplice omicidio del 20 giugno 2016 in via Giulio Cesare a Melito, roccaforte del clan Amato-Pagano, e per il duplice omicidio, avvenuto il 14 marzo 2014 sempre a Melito,  in cui vennero uccisi Antonio Ruggiero e Andrea Castiello, fedelissimi di Mariano Riccio (genero di Cesare Pagano).

‘O chiatto, così come è soprannominato, è a Dubai così come rivelato già un anno fa dal pentito Gennaro Notturno, detto ‘o sarracino, ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. “Ho incontrato Pietro Caiazza in carcere a Secondigliano quando è stato arrestato l’ultima volta nel 2017 e in quell’occasione mi rivelò diversi dettagli della questione che stava succedendo a Melito, dei suoi scontro con Ciro Mauriello e di diversi omicidi. So che Raffaele Mauriello (figlio di Ciro, ndr) sta ora a Dubai.

A sinistra Amato jr, a destra Raffaele Mauriello

Ad avvalorare questa ipotesi sono le intercettazioni telefoniche – riportate da Il Mattino – tra suocera e nuora in un appartamento di Arzano o dichiarazioni captate durante un colloquio in carcere con il papà Ciro. Quelle che, apparentemente sembravano solo parlare delle condizioni meteo, ma che nascondevano ben altro e hanno portato gli investigatori ad approfondire la questione. “Lì dove fa caldo, di sicuro si sta organizzando”, ma anche “Ha detto che fa caldo, che stava pariando, che si stava divertendo”. 

Dubai è diventato un vero e proprio punto di riferimento per ricercati e mafiosi. Lì si trova anche il broker della droga Raffaele Imperiale, in affari proprio con gli Scissionisti, l’uomo che custodiva in una abitazione a Castellammare di Stabia due quadri di Van Gogh acquistati sul mercato nero delle opere d’arte.

Oltre Mauriello e Imperiale, latitanti da pochi anni, gli investigatori sono sempre sulle tracce di un altro dei protagonisti della faida di Scampia: Marco Di Lauro. Il figlio del super boss Paolo è ricercato da ben 13 anni. Gli investigatori seguono la pista Dubai ma al momento nessun intercettazione sospetta è stata captata e nessun indizio emerge ormai da anni.

Raffaele Mauriello ‘o chiatto
redazione

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