Scampia

Arrestato per camorra, malore per il cognato del boss: l’architetto del clan ricoverato in ospedale

Deve scontare quasi 11 anni di carcere per associazione di tipo mafioso e quando ha visto i carabinieri bussare alla porta della sua abitazione ha iniziato a sentirsi male, tanto da finire ricoverato all’ospedale di Giugliano in Campania piantonato dai militari.

L’uomo, Gaetano Montalto, 62 anni, è affiliato al clan Polverino di Marano di Napoli. I carabinieri della stazione locale hanno dato esecuzione a un’ordine di espiazione pena emesso dalla procura generale di Napoli nei confronti di Montalto che dovrà scontare la pena residua di 10 anni, 10 mesi e 14 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso.

Montalto, di professione architetto, è il cognato del boss Giuseppe Polverino detto ‘o Barone, arrestato negli anni scorsi. Considerato dagli investigatori un prestanome del clan attivo tra Marano, Quarto e Calvizzano, Montalto venne coinvolto nel 2009 in una inchiesta della DDA di Napoli sul calcestruzzo di pessima qualità che il clan aveva imposto alle imprese edili del territorio. Inchiesta partita dal ferimento a colpi d’arma da fuoco di un imprenditore. Quest’ultimo, accortosi che la ditta vendeva materiale di pessima qualità non conforme agli standard previsti dalla normativa antisismica, si era rivolto a un altro fornitore.

La società “dipendenti Cafa 90 srl”, la ditta che vendeva materiale di pessima qualità non conforme agli standard previsti dalla normativa antisismica, era ritenuta riconducibile a Giuseppe Polverino. Dalle indagini emerse anche la “singolarità” che il contratto di locazione del terreno sul quale sorge lo stabilimento – un terreno che la vecchia Cafa 90 srl aveva a suo tempo preso in sub-locazione da Gaetano Montalto – non era mai stato rinnovato pur essendo scaduto da tempo. Montalto, che risultava dagli atti giudiziari cognato e con stretti legami con il capoclan, era stato condannato in primo e in secondo grado per associazione camorristica perché ritenuto “testa di legno'”, apparentemente insospettabile, di Polverino che si “serviva” dell’uomo per arrivare al controllo dell’edilizia nella zona di Marano e di Quarto.

Le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, inoltre, lo ritenevano intimo amico di Lorenzo Nuvoletta oltre che costruttore di fiducia del clan di cui, per anni, aveva curato gli interessi nel settore edile. Si è così potuto dimostrare che l’attuale società, nonostante fosse intestata ai dipendenti della società `Cafa 90′, fosse la sostanziale prosecuzione della vecchia ditta che, anche in passato, era gestita da Gaetano Montalto per conto del capoclan Giuseppe Polverino. “I dipendenti, formali intestatari delle quote della società costituiscono – scrive in una nota il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore – uno schermo dietro il quale si nasconde l’attività svolta ancora oggi, verosimilmente, da Montalto per conto del clan Polverino”. Le indagini hanno consentito di ricostruire “il parallelismo tra quello che accadeva in passato e quanto accade oggi con la `nuova’ società”. Secondo quanto accertato dagli investigatori, Montalto e il suo vice Giuseppe D’Errico avevano anche fatto in modo da escludere ogni concorrente. Un atteggiamento perpetrato “grazie al clima di omertà e di intimidazione imposto dal clan Polverino sul territorio di Marano e su tutta l’area flegrea.

redazione

Articoli recenti

Napoli, doppia scossa di terremoto: tremano i Campi Flegrei

Doppia scossa di terremoto a Napoli, tremano di nuovo i Campi Flegrei dopo giorni di…

5 ore fa

Gigi D’Alessio a Disneyland Paris con i figli Francesco e Andrea e la compagna Denise

Denise Esposito ha pubblicato le foto di una giornata magica trascorsa con Gigi D'Alessio e…

8 ore fa

Duplice agguato a Napoli in due zone diverse, il bilancio è di quattro persone ferite: la situazione

Duplice agguato lo scorso giovedì pomeriggio a Napoli: al corso Secondigliano e in corso Amedeo…

9 ore fa

Tragedia in provincia di Napoli: bimbo trovato morto in culla

Sgomento e dolore a Ischia, in provincia di Napoli, per la morte di un bimbo…

10 ore fa

Rita, investita e uccisa a Napoli: i genitori donano gli organi, salverà delle vite

E' davvero una tragedia quella avvenuta all'alba di domenica mattina quando due ragazze giovanissime venivano…

10 ore fa

Agguato a Napoli: quattro colpiti in una sparatoria a Capodimonte

Momenti di paura a Napoli, nel quartiere Capodimonte. Come riporta il Mattino ci sarebbe stato…

23 ore fa
Sponsorizzato