In trasferta spacciandosi per minorenni, indagati 29 ultrà del Napoli

Compravano i biglietti spacciandosi per minorenni e riuscivano ad entrare negli stadi d’Italia per seguire il Napoli in trasferta e non lasciare tracce in caso di eventuali disordini ma, soprattutto, per seguire la propria squadre del cuore senza la tessera del tifoso.

Ventinove ultras del Napoli, tutti appartenenti alla Brigata Carolina, sono indagati dalla procura di Torino per il reato di sostituzione di persona. A scoprire il modus operandi del gruppo partenopeo sono stati i carabinieri della compagnia di Mirafiori che lo scorso 14 maggio, in occasione della gara Torino-Napoli allo stadio Olimpico, sono riusciti a capire, grazie anche alle immagini di videosorveglianza, che a varcare i tornelli non erano giovani ragazzini.

Il gruppo ultras nei giorni precedenti aveva acquistato i biglietti su un portale online registrato generalità difformi da quelle reali, dichiarando di essere nati tra il 2004 e il 2005, quindi di avere tra i 13 e i 14 anni. Invece erano tutti abbondantemente maggiorenni. Un espediente che il gruppo avrebbe utilizzato già in precedenza, per accedere in altri impianti e non lasciare traccia della loro presenza. Molti dei ventinove indagati sono stati nel recente passato destinatari di Daspo e denunciati per episodi di violenza in commessi in alcune manifestazioni sportive.

I carabinieri hanno notificato nei giorni scorsi l’avviso di chiusura indagine agli ultrà identificati. Gli avvisi sono stati notificati a Vicenza, Napoli, Nocera Inferiore, Pozzuoli, Torre del Greco, Giugliano in Campania, Castello di Cisterna, Torre Annunziata e Nola.