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Islam, festa del sacrificio a Napoli: capretto legato salvato dai Verdi

C’è la festa islamica del sacrificio (simile alla Pasqua cristiana) e in centro a Napoli è stata denunciata una persona che portava un carrozzino con dentro un capretto legato. Decisiva la segnalazione dei Verdi che ha portato al fermo e alla denuncia per maltrattamento di animali di una persona che portava in giro per la città un capretto legato su un carrozzino per bambini per celebrare la ricorrenza religiosa.

“L’animale – si legge nella nota dei Verdi – era visibilmente sofferente e con l’arrivo della Polizia e successivamente dell’Asl, siamo riusciti a liberarlo. “Ero in macchina lungo via Annunziata e ho visto due persone che spingevano un passeggino – ha dichiarato il consigliere dei Verdi della II Municipalità Salvatore Iodice. Ho visto delle zampe e mi sono allarmato. Mi sono reso conto che era una capra. Gli ho chiesto di liberare l’animale. Loro si sono opposti e ho chiamato la polizia. È una barbarie fuori dal mondo camminare con un animale legato in quel modo. Siamo per libertà di culto ma non permettiamo a nessuno di torturare animali. La Polizia ha fatto controlli sulle persone fermate e hanno chiamato l’ Asl. E’ scattata la denuncia per maltrattamento di animali”.

“Abbiamo immediatamente attivato un pattugliamento dei volontari dei Verdi per evitare che in qualsiasi luogo della città vengano maltrattati e sacrificati pubblicamente animali in occasione di questa festa. La libertà di culto è uno dei pilastri della nostra Costituzione. Tuttavia non possiamo consentire che in nome di un rito religioso si commettano violenze ai danni di animali. In Italia la violenza sugli animali e la macellazione in pubblico sono assolutamente vietati per fortuna. Non sarà certo un rito religioso a renderli legali”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

Una festa, quella dell’Id al-adha (“festa del sacrificio), che questa mattina ha visto partecipare in migliaia di fedeli islamici, radunatisi  in piazza Garibaldi a Napoli. Cerimonia dove i fedeli – si legge su Wikipedia – sacrificano come Abramo un animale che secondo la sharīʿa (legge islamica), deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. L’animale viene ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della giugulare che permetta al sangue di defluire, visto che per la legislazione biblica e coranica il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne”.

redazione

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