Sono scomparsi dal mese di gennaio i tre napoletani originari della zona “Case Nuove” e da quel fatidico mese nessuna notizia certa è pervenuta dal Messico. L’unica certezza riguarda proprio la corruzzione delle autorità di Tecalitlàn, la città in c ui sono stati visti vivi per l’ultima volta Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino.
“In quella zona la delinquenza dilaga e governa di fatto il territorio. Io ho esperienza anche di casi analoghi avvenuti in quelle aree negli anni passati e la corruzione dilaga. E’ difficile in queste condizioni fidarsi delle istituzioni in parte corrotte dai narcos”. Queste le parole dell’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia Russo e Cimmino che dallo scorso Dicembre ormai, si sta occupando del caso relativo alla scomparsa dei tre napoletani in Messico.
“La morte del sindaco di Tecalitlan” prosegue Ferrandino, “non è correlabile con la scomparsa dei nostri concittadini ma fa capire come realmente si viva in quei territori. Noi abbiamo avuto delle discussioni e dei confronti con i nostri rappresentanti politici e quindi crediamo che anche da parte loro adesso, ci sia la volontà di capire cosa sia realmente accaduto. Adesso vogliamo continuare a sollecitare il nostro governo affinché si impegni sempre di più rispetto a questa vicenda che ormai appare sempre più complessa e intricata”.
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