Un simbolo per dire no alla violenza di genere, per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che ogni anno in Italia miete decine e decine di vittime. Il Cardarelli, che ha scelto di essere al fianco delle donne vittime di violenza con il Percorso Rosa e il Centro Dafne, installa ora la sua panchina rossa: simbolo di civiltà e invito alla riflessione. Questo piccolo, ma anche molto importante, monumento di civiltà è stato inaugurato venerdì 13 luglio nel viale prospiciente il padiglione F.
Un fenomeno, quello della violenza di genere, che purtroppo non accenna a diminuire. Basti pensare che dalla sua istituzione nel novembre 2016 il Percorso Rosa e il Centro Dafne hanno accolto oltre 400 donne.
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“Quando decidemmo di partire con il Centro Dafne e con il Percorso Rosa – spiega il Direttore Generale Ciro Verdoliva – sapevamo che ci aspettava un percorso molto duro, ma era per noi un obbligo di coscienza. Questi numeri ci hanno dato ragione, anche se è molto penoso dover constatare quanto ancora la violenza di genere sia presente nella nostra società. Per questo abbiamo voluto erigere un piccolo ma importante simbolo di civiltà. La panchina rossa dice a tutti che il Cardarelli c’è ed è pronto a fare la propria battaglia al fianco delle donne. Noi ci siamo, ed anzi implementeremo sempre più la nostra azione di sostegno e assistenza“.
“La panchina rossa – spiega il Direttore Amministrativo Anna Iervolino – è un luogo dove sedersi a riflettere e dove prendere la forza per imparare o insegnare la potenza del rispetto; un simbolo materico, ma carico di significato che non ci farà dimenticare le vittime di quella che oggi è a tutti gli effetti una strage e che ci rende responsabili della necessità di un pieno cambiamento culturale“.
“Installare la panchina rossa può sembrare una piccola cosa – dichiara l’assessore Chiara Marciani – ma su un tema come quello della violenza sulle donne si comincia anche dalle piccole cose. La violenza sulle donne è un problema di questo Paese al quale noi dobbiamo dare risposte sistemiche, culturali e strutturali. È quindi un monito ed un’occasione per veicolare il messaggio al maggior numero di persone possibili“.
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