Interrogato ieri, a fine udienza, dal pm della Procura di Napoli Nord, Ciro Guarente, l’assassino reo confesso di Vincenzo Ruggiero, il 25enne ucciso e fatto a pezzi nel luglio del 2017, ha confessato. Lo stesso imputato aveva più volte chiesto di essere ascoltato per rivelare dettagli inediti circa l’assassinio.
Guarente uccise a colpi di pistola Ruggiero e poi lo fece a pezzi lo scorso anno, ma non avrebbe fatto tutto da solo. Dall’omicidio nella casa di Aversa in cui Vincenzo viveva con Heven (fidanzata del killer) al vilipendio del cadavere del garage di Ponticelli dunque l’ex militare si sarebbe servito di un complice. L’assassino avrebbe rivelato al sostituto procuratore il nome del presunto complice. L’interrogatorio dell’imputato che sta tentando di evitare la condanna all’ergastolo, come riporta Il Mattino, è durato circa quattro ore ed è stato condotto dal pm Petronella della Procura diretta da Francesco Greco. Il processo riprenderà nel mese di settembre.
Al processo, avvenuto a distanza di una settimana dai funerali della vittima, anche Francesco De Turris, accusato di aver fornito all’assassino la pistola usata per uccidere Vincenzo.
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