students at a further education college
Hanno tutti meno di 13 anni e frequentano due scuole medie della Napoli bene. Nelle scorse settimane sono stati i protagonisti di un video a luci rosse che ha iniziato a girare come una trottola sui cellulari di compagni di classe e genitori. Un filmato, girato nelle ultime settimane di scuola e probabilmente in un luogo all’aperto, che mostra due ragazzini e una loro coetanea impegnati in un rapporto sessuale a tre.
Sono consapevoli di quello che fanno anche se non è chiaro se la ragazzina coinvolta fosse a conoscenza della presenza di una telecamera, probabilmente un cellulare, che stava filmando la scena. Dietro al video infatti potrebbe esserci una quarta persona che avrebbe ripreso i due ragazzini, decisamente disinibiti davanti alla telecamera, e la giovane. Poi è iniziato il tam tam sui cellulari dei compagni di scuola mentre quest’ultimi si trovavano in classe durante l’orario di lezione.
A scoprire il tutto le mamme di alcuni dei compagni di classe di uno dei protagonisti che hanno “trovato” il video sugli smartphone dei figli e da lì sono partite le segnalazioni agli altri genitori e ai docenti. C’è chi ha chiesto, preoccupato, delucidazioni al personale delle scuole per fare chiarezza, e non è ancora chiaro se l’episodio sia stato denunciato alle forze dell’ordine. Secondo quanto appreso da VocediNapoli.it, al momento non risultano segnalazioni né a carabinieri né alla polizia. Certo molti aspetti vanno chiariti: chi è che effettua le riprese? Chi ha iniziato a diffondere il video attraverso le applicazioni di messaggistica? Insomma quanto meno bisognerebbe indagare su questi aspetti per verificare se, oltre i tre minori, ci sono altre persone coinvolte e chiarire di chi sono le responsabilità di diffusione del video.
Intanto le chat delle mamme, solitamente bollenti su tematiche inerenti i propri figli, sono diventate stranamente taciturne, come se fosse calato un velo di omertà e la brutta vicenda accantonata come una “bravata” tra ragazzini. Ma il non parlarne certamente non favorisce la consapevolezza e l’impatto di un episodio con molte ombre e di un utilizzo degli strumenti (smartphone e applicazioni) che ci sta sfuggendo di mano. Evidentemente casi come quello di Tiziana Cantone non sono serviti a nulla. Chiunque dovesse entrare in possesso del breve filmato è pregato di segnalarlo alle forze dell’ordine ed evitare di diffonderlo.
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