Un vero e proprio miracolo nel cuore del centro storico di Napoli, in una Forcella che non dovrà mai più passare per essere solo il teatro dell’illegalità partenopea bensì il fiore all’occhiello di una Napoli culturale che offre e che può dare sicuramente tanto ai giovani e al popolo tutto, in termini di crescita artistica teatrale e musicale della città.
Ha esordito così il Maestro Nino D’Angelo stamattina, in veste di direttore artistico, nel corso della conferenza stampa di presentazione del cartellone teatrale della prossima stagione, riferendosi a quello che purtroppo, era diventato un vero e proprio “cumulo di macerie e debiti” e che oggi “possiamo tornare finalmente a chiamare teatro, il nostro Trianon”.
“Eravamo a zero”, – continua a raccontare Nino – “ma grazie al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ci ha permesso di azzerare tutti i debiti, quest’anno siamo riusciti perfino a cambiare le poltrone di questo teatro, che è la storia di Napoli. Insomma, risolti i problemi strutturali, che da due anni a questa parte erano fonte di critica per noi, adesso possiamo partire alla grande”.
E poi aggiunge, con una smorfia, “Se penso che questo posto era diventato una sorta di garage, addirittura l’avevano messo all’asta …. Ma l’unione fa la forza, come ho sempre detto ed è per questo che oggi posso dire di aver assistito ad un autentico miracolo”.
Un cartellone assai ricco, per dieci titoli fortunati già sperimentati in parte in altri teatri della città o ancora da sperimentare, se si considera il carattere “popolare” del pubblico del Trianon, che vanta quest’anno la presenza sul palcoscenico di nomi illustri quali tra i comici quelli degli Arteteca, Paolo Caiazzo, I Ditelo Voi, e tra i cantanti, quello di Natale Galletta e Maria Nazionale, ma ci saranno anche Peppe Barra e Nando Paone con i quali in via appunto sperimentale sarà portato in scena dal 22 novembre “Il Don Chisciotte della Pignasecca” di Maurizio De Giovanni.
Ma quello che più risuonerà, dalla cassa armonica del palcoscenico teatrale, e che tra l’altro, come ha sottolineato lo stesso Maestro D’Angelo, segna la straordinarietà dell’inizio della stagione 2018/2019 del nuovo Trianon, sarà il Forcella Strit. Si tratta di uno spettacolo diretto dal regista americano Abel Ferrara, che è riuscito ad unire allo spettacolo musicale della tradizione partenopea nuove forme di scenari digitali e proiezioni in 3D. Uno spettacolo che è frutto di un laboratorio progettuale intensivo a partecipazione gratuita, finanziato dalla Regione Campania, aperto in particolare ad allievi con doti musicali e canore.
E a proposito di sonorità, il Maestro ha anche aggiunto “Ho sempre pensato che il Trianon dovesse essere il teatro della canzone napoletana perché il Trianon ha un’acustica perfetta e chi fa il cantante lo sa bene. Ecco perché in cartellone ci saranno molti spettacoli musicali. Dopo l’omaggio reso due anni fa a Mario Merola, ho capito che la gente adora proprio la sceneggiata unitamente al suo papà. E’ per questo, che pur puntando a creare una compagnia stabile qui al Trianon, inizieremo con un parterre di attori provenienti da diversi ambiti artistici e da altri teatri della città, tra cui anche il figlio di Mario Merola, Francesco Merola insieme ad un’altra gran bella donna e voce della sceneggiata napoletana come Nancy Coppola. Stiamo cercando inoltre di convincere Gloriana a partecipare insieme ai primi a “Lacreme Napulitane” (lo spettacolo andrà in scena dal 20 dicembre) nel quale dovrebbe interpretare il ruolo della madre. Ma avremo anche uno spettacolo con Maria Nazionale e spettacoli comici come quelli degli Arteteca e de I Ditelo Voi, oltre a quelli dei grandi Peppe Barra e Nando Paone”.
A questo punto, sale sul palco proprio Nando Paone, che spiega come lo spettacolo di cui è protagonista possa rappresenta l’occasione avanguardista per il nuovo teatro del popolo. “Questo perché – spiega Paone – proprio ne Il Don Chisciotte della Pignasecca, si unisce alla tragicità del romanzo di Cervantes e del personaggio principale che io stesso interpreto, (Nando è il Don Chisciotte) la comicità di un attore del calibro di Peppe Barra (che interpreta Sancho) e dunque, il si può affermare che il lato culturale dell’opera viene in questo modo alleggerita grazie alla simpatia che caratterizza gli attori. Insomma, un modo divertente per rappresentare un romanzo di settecento pagine e passa, che diventa in tal modo semplice, fruibile e apprezzabile da tutti”.
E allora, “Non avete più scuse! Tutti a teatro!”, conclude il direttore artistico rivolto alla stampa e al pubblico in sala, compreso quello di Forcella accorso come sempre numeroso e gioioso ad applaudire il maestro. E non ci sono nemmeno le attenuanti, vedi la mancanza di un apposito garage convenzionato con il teatro e la distanza per raggiungerlo, visto e considerato che per ogni spettacolo in cartellone sarà messo a disposizione dell’utenza un servizio di navetta gratuito dalla rimessa auto convenzionata situata a ridosso di Porta Capuana, autorimessa tra l’altro presidiata e videosorvegliata.
L’obiettivo sembra assai chiaro: realizzare un record nella campagna abbonamenti perché “In questo modo, – afferma serio e convinto D’Angelo -, “saremo sui giornali non per le solite storie di illegalità come ad esempio per le famigerate “stese” di cui non si fa altro che parlare sulle prime pagine dei giornali e per le quali Forcella sta raggiungendo i vertici delle classifiche degli eventi negativi e illegali della nostra città. Io voglio invece che Forcella sia ai vertici delle classifiche degli eventi positivi, tra cui quelle degli eventi culturali dell’anno, con la rinascita del nuovo Trianon. Un po’ come quello che è accaduto a me. Mi sono sempre sentito un miracolo del popolo e questo lo porterò dentro di me sempre, per tutta la vita. Al popolo devo tutto. E’ a lui che chiedo aiuto, affinché non accada piu’ che il nostro teatro chiuda”.
Ebbene a quanto sembra, le premesse ci sono tutte per garantire ed incentivare una campagna abbonamenti che tra l’altro è stata ridimensionata anche in punta di costi senza però rinunciare alla qualità delle perfomance artistiche offerte sul palcoscenico.
Tanto basta a render giustizia anche alle lodi, tessute nel finale di conferenza in favore del maestro Nino D’Angelo, da parte del Presidente del teatro, Giovanni Pinto, racchiuse tutte in quel che è parso un monito ben preciso per l’artista e la sua amata città: “Tieniti stretto il Trianon Nino, perché tu lo sai fare. E voi, cittadini di Forcella, tenetevi stretti Nino D’Angelo”.
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