Accusato e condannato all’ergastolo in primo grado per la morte della piccola Fortuna Loffredo, Raimondo Caputo continua a professarsi innocente. Il presunto mostro del parco verde di Caivano, nel processo di secondo grado la scorsa mattina nella terza sessione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, tramite gli avvocati ha continuato a ribadire la sua estraneità.
Caputo è l’unico imputato per la morte della bambina. Marianna Fabozzi invece, all’epoca dei fatti compagna del presunto orco, è accusata di non aver evitato che lo stesso Caputo abusasse della figlioletta amica della piccola Fortuna. L’avvocato dell’imputato ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito dichiarando che: “non esiste prova che sia stato lui”. Secondo quanto riporta Il Roma il penalista ha contestato le accuse mosse a Titò da una minorenne nel corso di un incidente probatorio. La piccola ha detto di averlo visto allontanarsi con “Chicca” fino all’ottavo piano contro la sua volontà. Proprio da quell’ottavo piano cadde la bambina che morì poi in ospedale.
Anche l’avvocato di Marianna Fabbozzi ha chiesto l’assoluzione per la donna o in alternativa una pena più mite.
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