“Ci divertiremo dal 10 al 30 luglio, vi piace?”. Così Edo De Laurentiis, vicepresidente del Napoli, annuncia le date del ritiro nella conferenza stampa di Castel Volturno. Per l’ottavo anno di fila la squadra azzurra sarà a Dimaro-Folgarida, in Trentino Alto Adige, per sostenere la preparazione pre-campionato.
A Castel Volturno però è stata soprattutto la giornata di Aurelio De Laurentiis, tornato a parlare ufficialmente alla stampa dopo le interviste dedicate solo ai cartacei la scorsa settimana. Era da tempo che non offriva performance simili. Ha parlato di tutto. Del futuro di Sarri, del Var e dei torti subiti dal Napoli, dei problemi presenti in Lega e Figc (“gli arbitri non devono votare e devono far capo alla Lega”), del rapporto sempre più conflittuale con l’amministrazione comunale di Napoli e con il sindaco Luigi de Magistris, dell’inutilità delle squadre B se devono poi giocare in Lega Pro.
Ma soprattutto De Laurentiis ha ribadito una cosa: la società viene prima di tutto, il suo Napoli si qualifica in Europa da nove anni di fila, ha i conti in regola, vinceva anche prima di Sarri e di giocatori valorizzati ne ha avuti diversi (Lavezzi e Cavani su tutti, ma anche Higuain, considerate le cifre della clausola, e quei giocatori come Callejon che in altri club giocavano poco).
CAPITOLO SARRI – “Abbiamo un appuntamento la prossima settimana, adesso deve preparare la trasferta di Genova” spiega ADL ai cronisti che con insistenza chiedevano se c’erano novità sul futuro dell’allenatore toscano. “Mi auguro che resti, lo spero vivamente, ma non vi dovete preoccupare, io sono sereno”. Il venti giorni consecutivi di ritiro, così come accaduto anche lo scorso anno, sembrano scelti apposta per Sarri. Il presidente tuttavia resta fatalista e analizza il percorso fatto insieme. “Quando lo scelsi – spiega stuzzicando i tifosi delle curve che ora osannano Sarri – gli ultras mi misero i manifesti chiamandomi cretino”. In tre anni poi di cose ne sono cambiate. “Qui ha fatto bene, mi auguro resti, ma anche a lui questi 3 anni gli sono stati utili per fare un salto di qualità sull’esperienza”.
MERCATO – “L’arrivo di un attaccante da 20 gol non comporterà la partenza di uno tra Insigne, Mertens e Callejon” spiega ADL che poi risponde ironicamente alle numerose voci di calciomercato che vedrebbero una vera e propria diaspora alla fine di questa stagione. “Via Jorginho, Callejon, Mertens, Hamsik, Koulibaly e tanti altri? Vorrà dire che incasseremmo un miliardo e chiuderemo bottega” ride. Poi torna serie e chiarisce: “il progetto Napoli continuerà, alla grande”.
VAR E ARBITRI – “Lo scudetto? Vediamo se vinciamo domenica e poi la ultima partita del campionato. Laddove dovessimo vincerle entrambe, il distacco dalla Juve rimarrebbe contenuto e allora potremmo dire: ce li avevamo o non ce li avevamo otto punti in più? E quindi diremo ‘strunz’ a chi ha creato questo casino, in modo che l’anno prossimo non lo sia. La distanza adesso è di 6 punti e se la manteniamo fino alla fine, se ci sono stati rubati otto punti io dichiaro che lo scudetto è del Napoli e qualcuno delle organizzazioni ce l’avrà levato. La non applicazione vera della Var, il comportamento discutibile arbitrale: qualcuno ci avrà tolto questi 8 punti, non dobbiamo avere paura di dire le cose come stanno. Il problema dell’Italia è che c’è questa connettività silente. Questo è il paese più inquinato che ci sia al mondo”.
ATTACCO AL SINDACO – Parole velenose quelle poi riservate a de Magistris e al suo staff (fratello compreso). Il nocciolo della questione sono i lavori che dovranno essere eseguiti al San Paolo in vista delle Universiadi 2019. “Auricchio (capo di gabinetto a palazzo San Giacomo, ndr) mi disse che dovranno fare dei lavori a ottobre, novembre e dicembre. Gli ho risposto “io ti ammazzo”, ma che sono impazziti? Ma non esiste, noi abbiamo la Champions da giocare. Si vuole penalizzare il tifoso e si sono fatti i calcoli per fare l’assist al fratello del sindaco che deve fare i suoi concerti, per questo cominciano più tardi i lavori”. De Laurentiis ribadisce che i lavori (che verranno effettuati utilizzando i fondi stanziati per le Universiadi e non quelli del credito sportivo) devono cominciare il 21 maggio”. Poi il colpo basso: “Facile fare i populisti con la maglia azzurra solo quando la squadra vince e per farsi belli con i tifosi. Ma non pensano davvero al Napoli”.
LA REPLICA DEL SINDACO – De Magistris ha definito le parole “dal chiaro contenuto diffamatorio su cui in questo momento non voglio parlare perché è materia esclusivamente giudiziaria”.
DIMARO – “Le prime amichevoli le giocheremo con i boscaioli, i tagliatori di legna” dice scherzando a chi gli chiedeva se erano già stati fissati i primi test. Poi aggiunge sempre ironicamente in riferimento al feeling creatosi tra napoletani e trentini: “Quest’anno organizzeremo tornei di tresette tra giornalisti e cittadini di Dimaro, chi vince avrà un bel premio”. Poi torna serio e auspica di restare altri “5 anni in Trentino” anche se il prossimo anno il ritiro prevederà anche una seconda parte in Cina. Quest’anno inoltre le gare amichevoli si giocheranno tutte al comunale di Carciato e non a Trento, evitando dunque ai circa 70mila tifosi previsti un lungo viaggio.
Tragedia al Santobono di Napoli dove un bimbo di 9 mesi, arrivato dalla provincia di…
La coppia più chiacchierata al momento di Temptation Island 2024 è quella composta da Alessia…
A seguito dell'avviso di allerta meteo della Protezione civile regionale della Campania per fenomeni meteorologici…
Furto nella notte nella casa di Caterina Balivo, nell'appartamento a Roma, ai Parioli. I ladri…
Altro drammatico incidente è avvenuto a Napoli, in Via S. Ignazio di Loyola attorno alle…
Lutto a Napoli nel mondo dello spettacolo dove si è spenta per una malattia Maria…