Si è tenuto questa sera sul lungomare di Napoli il concerto di Liberato, misterioso cantante napoletano che nell’ultimo anno ha raccolto con le sue canzoni milioni di visualizzazioni su Youtube, diventando un vero e proprio fenomeno. Evento a cui hanno partecipato 20mila persone ma che ha deluso una gran parte di pubblico che ha scelto di lasciare il concerto poco dopo l’arrivo sul palco di Liberato. Il motivo: “Delusi, non siamo riusciti a entrare, troppa fila e qui non si sente niente“.
Attesissimo il primo concerto napoletano che è stato organizzato in una data cara all’artista, il 9 maggio come il titolo del suo primo singolo. Migliaia di ragazzi sono accorsi a via Caracciolo dalle prime ore di questo pomeriggio per riuscire ad entrare nello spazio transennato- la Rotonda Diaz dove è stato montato il palco- aperto a 6000 persone.
Ad aprire il concerto il gruppo Nu Guinea– due giovani producer, adepti del funk, Lucio Aquilina e Massimo Di Lena, che sono usciti da poco con il loro album “Nuova Napoli“- che ha intrattenuto il pubblico prima dell’uscita di Liberato a ritmo di un sound funkettone, afro, disco, soul, black, ma soprattutto legato alle radici partenopee.
POLEMICHE PRIMA DEL CONCERTO DI LIBERATO PER LA STRADA CHIUSA ANCHE AL TRAFFICO PEDONALE
Poi è stata la volta di Liberato che ha aperto con il suo primo singolo “9 Maggio“, tappeto di cellulari alzati per riprendere la scena che i fan stavano aspettando da tempo con la speranza che il misterioso cantante svelasse il suo volto. Solito cappuccio e un gioco di luci scure hanno però coperto la sua identità. In tanti poco dopo l’inizio del concerto hanno preferito andar via, impossibile non notare una flusso di persone che abbandonava il lungomare in direzione del Consolato americano (lato opposto alla Rotonda Diaz dove era posizionato il palco).
Delusione per un’organizzazione che, a detta delle persone ascoltate da VocediNapoli.it, non è stata all’altezza dell’evento. Probabilmente non attendevano una partecipazione del genere e quindi, in tanti sono rimasti fuori e hanno dovuto ascoltare il concerto ai lati della statua di Armando Diaz e ai lati di via Caracciolo dove l’acustica non era delle migliori.
La fila per entrare nella zona davanti al palco, interamente transennata, già dalle 17 di questo pomeriggio era molto lunga da entrambi i lati, probabilmente perché era presente un unico varco dove sottoporsi ai controlli del metal detector, creando così una coda di ore.
Le persone che sono rimaste fuori, quindi, si sono dovute accontentare di ascoltare in lontananza le note del cantante tanto amato, non riuscendo nemmeno a vedere il palco. Motivo per cui all’inizio del concerto in molti hanno preferito andar portando a casa la delusione di non essersi riusciti a godere il concerto tanto atteso e a Liberato hanno chiesto: “La prossima volta liberaci meglio“.
Il video delle interviste raccolte da VocediNapoli.it poco dopo l’inizio del concerto
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