La blogger Selvaggia Lucarelli senza freni ha attaccato i napoletani, la città e in particolare il sindaco de Magistris in un articolo de Il Fatto Quotidiano in cui, con tono graffiante, ha voluto sottolineare le mancanze del primo cittadino e la capacità dei napoletani di rigirare sul personale le vicende.
“Andate sulla sua pagina facebook, leggete quello che scrive e vi renderete conto che siamo tutti colpevoli di un’imperdonabile disattenzione. C’erano stati segnali forti in passato (la querela a Giletti perché aveva osato dire che Napoli non è la Svizzera o le accuse a Saviano di scrivere di camorra per fare soldi), li abbiamo sottovalutati e ora l’ex magistrato è diventato- mediaticamente parlando- un sinistro incrocio tra Diego Fusaro, Benito Mussolini e Masaniello”.
“Scrive alcuni termini solo e rigorosamente con la maiuscola iniziale: Napoli non è una città, ma la Città. ma anche la “Vittoria”, “Noi” inteso come Noi napoletani, lo nostra “Terra”, il Sistema e così via, per rinvigorire l’orgoglio dei napoletani, effettivamente noti nel resto del paese per l’estrema modestia e, soprattutto, la scarsa autostima. Roba che basta dire “A Napoli non c’è sempre sempre il sole, una volta sono stato a novembre e pioveva” per ritrovarsi uno striscione dedicato allo stadio”.
Infine si legge: “Perché De Magistris ha deciso che Napoli oltre a essere indiscutibilmente la città più bella del mondo, è diventata capitale del turismo, della cultura, del patrimonio umano ed entro un anno sarà pure capitale dei trasporti. Gli ingegneri che hanno progettato la metropolitana di Tokyo stanno già smantellando tutte le linee per riprodurre fedelmente la circumvesuviana nella capitale giapponese”.
“Infine, commentando su fb le decisioni arbitrali dell’ultimo weekend di campionato, il sindaco si è fatto definitivamente prendere la mano: “ La differenza tra Noi e quelli che usurpano i nostri diritti è che Noi comunque viviamo perchè amiamo ed abbiamo un cuore grande e profonda umanità, loro invece si sentono forti e potenti rubando, con furti di Stato o di Calcio. (…) Ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato!”. Ora, a parte che fa bene, il sindaco, a fomentare un po’ i tifosi così flemmatici e poco partecipi alle vicende calcistiche della città, quel “ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato!” sarebbe una citazione da Gomorra, ovvero ”c’amma piglià tutt chell ca è o’ nuost”. Solo che nella sua foga retorica, non se ne è accorto”.
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