Sentenza severa per un locale della movida del centro storico di Napoli. Il giudice della IV sezione civile del tribunale ha condannato lo Slash di via Bellini a: “Chiudere entro le 23 finché il locale non sarà insonorizzato“.
Una decisione senza alcun precedente fino ad ora che si colloca nell’aspro dibattito attivo a Napoli sulla cosiddetta “movida molesta”. La sentenza del giudice nei confronti dello Slash è il culmine di una battaglia iniziata nel 2014 quando due residenti che abitano al piano superiore al locale hanno denunciato il bar per eccessivi rumori e schiamazzi. La coppia difesa dall’avvocato Gennaro Esposito, presidente del Comitato per la quiete pubblica- associazione che nel denunciare eventuali comportamenti illeciti da parte dei bar delle zone della movida- può dire oggi di aver vinto. Già nel 2016 il giudice aveva ordinato al locale una chiusura limitata entro le 23, ma il legale del gestore era riuscito ad ottenere una revoca dell’ordinanza.
E oggi è arrivata la sentenza definitiva che obbliga il locale a procedere all’insonorizzazione completa di tutte le superficie e “Ordina di cessare del tutto la sua attività commerciale all’interno del locale entro le 23 fino a quando non completerà i lavori di insonorizzazione. Condanna la società Slash a pagare la somma di 100 euro al giorno per ogni giorno in cui non sarà rispettata la chiusura imposta e 100 euro al giorno a partire dal terzo mese successivo alla sentenza se per quella data i lavori non saranno completati“. Con questa decisione il giudice ha ritenuto “Prevalente il diritto alla salute rispetto a quello della produzione”. Fino ad oggi “I lavori effettuati non sono stati idonei a rendere tollerabili le immissioni sonore durante la notte nell’appartamento sovrastante“. La sentenza, inoltre, nel riconoscere un danno morale “quale patema d’animo e sofferenza interiore“, di 6500 euro a residente, ha sottolineato che: “Non risulta comprovato il danno biologico“, dunque non ha confermato un danno psicofisico. Il giudice, poi, non ha riscontrato responsabilità nei confronti del proprietario dell’immobile anche se non è escluso che qualora dovesse esserci un comportamento illecito e quindi locheranno nuovamente la proprietà a un’attività come quella dello Slash senza che abbia i requisiti necessari potrebbero incorrere in penali.
Soddisfatto l’avvocato Esposito che però trova il risarcimento danni molto esiguo: “Soddisfatti della chiusura anticipata. Resta il fatto che il risarcimento danni è esiguo. Per il tribunale di Brescia è di 50 euro a Napoli di 5. Il cittadino napoletano vale 10 volte in meno del bresciano“.
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