Il centro di accoglienza Urban
I lavori per mettere fine alla perdita d’acqua sono stati eseguiti durante la notte dal personale dell’ABC (Acqua bene comune). Invece, questa mattina gli operai del comune di Napoli hanno completato l’aggiustamento del stradale sul quale era stata scavata una buca. Le operazioni hanno permesso l’intervento per la messa in sicurezza dell’edificio.
Ma il dramma degli abitanti dello stabile sito in via Santa Maria ogni bene non è certo finito. I residenti, costretti ad abbandonare le proprie case questa notte, sono ancora ospitati presso il centro comunale di accoglienza Urban.
La struttura si trova vicino al luogo dello scongiurato disastro, in via Concezione a Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Ma questo non rappresenta affatto una consolazione rispetto al dramma che intere famiglie stanno vivendo.
“Quando possiamo tornare?“, “Almeno fateci prendere le nostre cose“, “Che facciamo? Abbiamo dei bambini“. Le madri sono disperate, sul loro volto ci sono delusione e tristezza. Gli operatori del comune hanno fatto il possibile, la Protezione civile, la Polizia municipale e i Vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per garantire la sicurezza di queste persone.
Al momento il palazzo resta inagibile, non è scontato che l’emergenza per il pericolo crollo dell’intero stabile sia rientrata. Oggi, si è recato sul posto per verificare la situazione e parlare con le famiglie l’assessore Ciro Borriello che contattato da VocediNapoli.it ha dichiarato: “Sono in corso i rilievi tecnici fatti dai nostri operatori in quanto l’edificio è di proprietà del comune. Verificheremo la corrispondenza dei risultati con quelli dei vigili del fuoco. Entro la fine della settimana avremo una risposta. Nel frattempo abbiamo allestito al meglio lo spazio pubblico “Urban” per rendere quanto più confortevole possibile la permanenza dei cittadini sfollati. Una prima impressione ci dice che l’emergenza potrebbe essere meno grave del previsto“.
Per ora i pompieri hanno accompagnato singolarmente ogni persona che vive in questo palazzo, in modo tale da consentirgli di raccogliere le proprie cose. “L’incubo è iniziato quando ieri sera ci siamo accorti di alcune crepe sulla facciata dello stabile“, ha raccontato un giovane fuori il centro Urban a VocediNapoli.it.
I segnali dell’insicurezza del palazzo sono vecchi, un signore ha parlato di perdite grosse e frequenti che risalirebbero almeno a un mese fa. Nonostante tutto, però, non sono state fatte denunce o segnalazioni alle autorità competenti.
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