Stava scontando un ergastolo per un omicidio commesso nel 1998 e nel 2022, tra quattro anni, sarebbe tornato in libertà. Le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate, e dopo giorni di ricovero in rianimazione a causa di una grave emorragia cerebrale, è deceduto nelle scorse ore. Si tratta di Pellegrino Cataldo, boss di Pontecagnano (Salerno) e più in generale della Piana del Sele, deceduto all’età di 68 anni all’ospedale Peligno di Sulmona (L’Aquila).
Mercoledì scorso Cataldo – così come riporta il Centro di Pescara – si era sentito male nella sua cella ed era stato immediatamente soccorso dai medici del penitenziario allertati da un altro detenuto. Le gravi condizioni non gli hanno lasciato scampo e venerdì il suo cuore ha smesso di battere.
Nei giorni precedenti al decesso, il boss ha precisato ai suoi cari, e nello specifico alla moglie Maria Loreto D’Ignazio e al figlio Alessandro di non opporsi alla donazione degli organi, maturata durante gli anni di detenzione. I medici hanno potuto così recuperare il fegato, donato a un paziente in attesa, e le cornee, andate alla Banca degli occhi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Un gesto di solidarietà quello del boss che assume, almeno in parte, il valore di un riscatto per i reati commessi in vita.
Pellegrino Cataldo era indagato (insieme alla moglie e al figlio) anche nella maxi inchiesta Omnia che ha portato all’esecuzione di 93 ordinanze di custodia cautalare tra boss e gregari dei cartelli camorristici della Piana del Sele. Il figlio Alessandro tra l’altro rimase ferito in un agguato nel 2011 consumatosi nei pressi dello stadio di Pontecagnano. Nonostante fosse in carcere da anni il boss continuava a gestire le attività illecite imponendo il pizzo sui trasporti con la sua ditta attraverso moglie e figlio. Fu intercettato in carcere durante un colloquio con i congiunti nel quale mostrava le sue preoccupazioni sull’avanzata in tale settore dei fratelli Luigi e Francesco Mogavero detti i Paccitielli (entrambi arrestati nel blitz Omnia). Diceva Pellegrino Cataldo alla moglie: “Questi mo che viene ottobre vanno all’attacco, vogliono pure la Linea Verde e i viaggi di ritorno”.
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