Orrore a Napoli, abusava delle figlie minori dopo la separazione: “Particolari inquietanti”

Dopo la separazione dalla moglie, per oltre tre anni ha abusato sessualmente delle sue figliolette quando le incontrava la domenica pomeriggio nell’abitazione dei nonni paterni. E’ una storia raccapricciante quella che è emersa in seguito alla denuncia della donna presentata nel febbraio dello scorso anno ai carabinieri della stazione di Pianura, periferia occidentale di Napoli.

Il marito, un 45enne residente a Giugliano in Campania, è stato arrestato questa mattina dai militari dell’Arma in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Napoli al termine delle indagini condotte dalla procura di Napoli nord, diretta dal magistrato Francesco Greco. Nei confronti dell’uomo sono stati raccolti gravi indizi circa una sua condotta di violenza sessuale aggravata nei confronti delle due figlie minori, di cui una adolescente e l’altra di pochi anni di età.

E’ stata l’ex moglie a raccontare tutto agli inquirenti in seguito alle inquietanti confidenze delle figlie, le quali raccontavano che il padre, per oltre tre anni, dal 2013 al 2017, a seguito della separazione dalla madre, aveva posto in essere condotte abusanti al loro indirizzo. I fatti, secondo la ricostruzione accusatoria, accadevano nelle prime ore pomeridiane presso l’abitazione dei nonni paterni in occasione delle visite domenicali al padre.

Le minori, sentite presso l’ufficio di Procura con l’assistenza di una psicologa, hanno confermato integralmente quanto riferito alla madre, arricchendo il racconto di particolari inquietanti. Anche la consulenza psicologica, disposta al fine di verificare la genuinità del racconto delle due minori, ha confermato la loro attendibilità e l’idoneità a rendere testimonianza. Si è proceduto anche a una consulenza medica, che ha costituito un ulteriore riscontro a quanto raccontato dalle due vittime. Raccolte, infine, le dichiarazioni rese dalle altre persone informate sui fatti, i cui racconti hanno consentito di corroborare l’agghiacciante narrazione delle minori.