Beni per 25 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Caserta ai figli e alla moglie di Stefano Di Rauso (“il professore”), imprenditore morto nel luglio 2017 all’età di 77 anni, ritenuto affiliato al clan dei Casalesi, fazione Schiavone.
L’operazione, eseguita in mattinata dai militari, è stata emessa dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Sotto sequestro sono finiti beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari per un valore complessivo stimato di euro 25 milioni circa, riconducibili alla famiglia dell’imprenditore operante nel settore delle cave e del calcestruzzo, già arrestato nel dicembre 2011 dagli stessi militari del Nucleo Investigativo di Caserta in quanto responsabile di associazione di tipo mafioso.
Il provvedimento riguarda due imprese/cave di calcestruzzo, 69 terreni agricoli, un fabbricato rurale, 3 appartamenti, 3 autorimesse, 2 locali adibiti a deposito industriale, 37 veicoli e 4 polizze vita, un locale commerciale (adibito ad istituto di credito), 3 uffici, tutti ubicati nella provincia di Caserta.
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