Soccavo

San Patrignano porta la prevenzione contro la droga a Napoli

Sarà una platea composta da circa 160 ragazzi della scuola media statale “Ugo Foscolo” di Napoli ad incontrare lunedì 5 febbraio i ragazzi di San Patrignano. Il progetto di prevenzione “WeFree” della comunità porterà loro le storie di alcuni ragazzi impegnati nel percorso di recupero con la volontà di sensibilizzare e aprire con gli studenti un dibattito sulla prevenzione e sui rischi connessi all’uso di sostanze.

A volere fortemente che il progetto arrivasse in città la Fondazione Cannavaro Ferrara, per la prima volta a sostegno di WeFree, come spiega il suo direttore Vincenzo Ferrara: “Siamo davvero contenti di affiancare una realtà impegnata da sempre nella lotta alla droga. Come da nostra mission riteniamo importante dare ai ragazzi della nostra città gli strumenti per affrontare la difficile realtà di tutti i giorni, comprendendo i rischi e i problemi che comporta l’uso di sostanze”. A sostegno del progetto anche Gilead Community Award Program.

Fra i ragazzi che racconteranno la propria esperienza ci sarà Gennaro, un ragazzo della comunità originario di Napoli che si sta lasciando alle spalle un passato di droga. Gli studenti presenti avranno modo di ascoltare la sua storia personale ambientata negli stessi luoghi in cui vivono le loro giornate. Gennaro ripercorrerà con semplicità e schiettezza le tappe del suo percorso di vita, si metterà a nudo e cercherà di spiegare quali disagi e problemi lo hanno portato alla tossicodipendenza. “Sono certa che i giovani si ritroveranno almeno in parte nella storia di Gennaro – spiega Silvia Mengoli, una delle responsabili del progetto – Una storia che parla di bullismo, di un rapporto familiare difficile, di difficoltà a integrarsi e a farsi accettare. La speranza è che possa essere uno spunto di riflessione per tutti gli studenti che poi potranno confrontarsi con i ragazzi di San Patrignano”.

La formula degli incontri di WeFree è quella del peer to peer, la comunicazione tra pari, la formula migliore per arrivare a toccare il cuore degli studenti e portarli a riflettere su se stessi e sulle proprie scelte di vita. È proprio con questo approccio che, dal 2002, i ragazzi della comunità portano in tutta Italia le loro testimonianze dirette raggiungendo ogni anno circa 50.000 studenti con il loro messaggio di uno stile di vita positivo e responsabile.

redazione

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