La storia del ragazzo di Ponticelli morto a 14 anni dopo essere precipitato da un rudere nel 2005 è stata per tutti un colpo al cuore, una tragedia che ha scosso i cittadini sollevando il problema del degrado urbano poiché il quartiere nella periferia est di Napoli versa in una condizione di parziale abbandono con scheletri di palazzi, strade grigie e desolate e immondizia.
Un episodio che ha dolorosamente segnato la famiglia che ha iniziato dapprima una battaglia per la messa in sicurezza della zona, poi sollevato più volte lo stato di degrado e lo sversamento abusivo dei rifiuti in quell’area divenuta una discarica a cielo aperto, oggi l’ennesimo scempio: la lapide commemorativa per il piccolo Francesco è lì, tra i rifiuti, come mostrano le immagini, un colpo al cuore per i cari del ragazzo.
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