Una donna di 60 anni, originaria di Torre del Greco (Napoli), è deceduta per meningite da meningococco all’ospedale Cotugno di Napoli. Si tratta del terzo caso dall’inizio di gennaio: il 7 gennaio è morto un bambino di 5 anni, il 15 una piccola di appena 12 mesi.
La donna – così come riferisce Il Mattino – è deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì dopo essere giunta in condizioni disperate la sera (24 gennaio) al pronto soccorso del Cotugno. Febbre alta e forte mal di testa, questi i sintomi iniziali. Trasportata al reparto emergenze del Cardarelli, dopo la diagnosi la donna è ritornata in ambulanza al Cardarelli ma non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le condizioni sin dal suo iniziale arrivo in ospedale. Era già in corso la cosiddetta Cid (coagulazione intravasale disseminata). Viste le condizioni di coagulazione totalmente compromesse, non è stato possibile effettuare il prelievo di sangue. Si tratta di infezione da Meningocco di ceppo Y, è il primo caso di questo tipo nel 2018 (tuttavia riscontrato molto frequentemente negli anni scorsi in Campania).
“Nessun allarme sottolinea Carlo Tascini – spiega a Il Mattino il primario dell’unità di emergenze infettivologiche a indirizzo neurologico del Cotugno -. Ogni anno registriamo circa 25 casi, (30 nel 2016 e 18 lo scorso anno in entrambi i casi con un solo morto). Solitamente la concentrazione maggiore è nei mesi invernali, tra gennaio, febbraio e marzo. Dei 6 già avvenuti quest’anno (due dovuti al ceppo C, uno a quello B, due all’Y e uno al W135) quelli mortali sono stati causati anche da tipi (come quello Y) solitamente benigni laddove i più aggressivi sono C e W”.
“Ma senza dubbio va tenuta alta la guardia, soprattutto agendo sulla leva della prevenzione e dunque con la vaccinazione. Va detto che la meningite è una malattia rara ma molto pericolosa, in quanto in alcuni casi è mortale e perché può presentarsi in forme fulminanti che, nell’arco di poche ore, evolvono verso la morte. L’indicazione, considerando la variabilità dei ceppi che circolano in Campania (a differenza del picco epidemico registrato in Toscana dovuto al ceppo C) è di effettuare la vaccinazione tetravalente che copre C, A, Y e W, tra l’altro offerta gratuitamente in Campania”.
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