Da ‘web star’ a ‘cinema flop’, la parabola dei The Jackal

Stroncato da critica e pubblico, dopo un’uscita in pompa magna in ben 280 sale in tutta Italia e una produzione costata oltre 2,5 milioni di euro (questi gli ultimi rumors in attesa dei dati ufficiali), AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi il primo film dei The Jackal è diventato un vero e proprio flop. Nelle prime due settimane di programmazione, la pellicola del collettivo napoletano ha resistito in poco più di 15 sale, quasi tutte in Campania. Il film non solo non ha sfondato, ma ha posto al ribasso l’asticella delle speranze delle cosiddette “web stars” che ambiscono ad approdare al cinema.

Fare brevi sketch online è un conto, cimentarsi in un lungometraggio di oltre un’ora è ben è altra impresa. E l’hanno dimostrato benissimo il collettivo dei The Jackal, che nei video demenziali che durano al massimo pochi minuti, sono i “re del web“, così come sono diventati i “re del flop” con un film ambizioso ben oltre la realtà. Se per Sempre meglio che lavorare dei The Pills (primissimi pionieri del web) si è parlato di flop con incassi per poco più di 500 mila euro e una produzione costata circa 800 mila, con un saldo negativo di -300mila euro, cosa si dirà di AFMV che è costato circa 3 milioni di euro (prodotto da Cattleya, Rai Cinema e dagli stessi The Jackal, distribuito da 01distribution – Rai Cinema) e ha incassato la “miseria” di 698 mila euro (al Box Office, fonte Mymovies.it) per un saldo negativo di milioni di euro? Nell’ambiente non si fa altro che parlare di rapporti tesissimi tra il collettivo di Santa Lucia e la Cattleya che con AFMV ha realizzato il più grande fallimento degli ultimi anni per la casa produttrice di Riccardo Tozzi. Forse l’unico che ha esultato del fallimento è Pietro Valsecchi, che ha scansato il fosso avendo deciso di rinunciare alla produzione del film coi Jackal.

E’ probabilmente la fine di una illusione: il web è un mondo a sé che non ha sbocchi nel cinema. Ma ci sono rarissime eccezioni che confermano la regola. Tra le web star, infatti, qualcuno che ha ottenuto successo c’è, ed è Maccio Capatonda. Che alla fine, non dimentichiamo, è stato l’unico a riscontrare un risultato più che dignitoso. Il suo Italiano Medio, distribuito inizialmente in circa 400 sale, ha superato i 4,5 milioni al botteghino coprendo così di gran lunga i costi di produzione di circa 1,7 milioni.

Luca Cirillo

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