I vagoni dei treni più lunghi del pozzo predisposto per il loro trasporto. L’esclamazione “succede solo a Napoli” è dunque valida anche per casi del genere. Stiamo parlando della Linea 6 della Metro che collegherà Chiaia a Fuorigrotta utilizzando le fermate intermedie di San Pasquale e l’Arco Mirelli.
I lavori iniziati da anni e che dovrebbero essere conclusi nel 2019 potrebbero subire un ulteriore ritardo. Infatti, i nuovi treni previsti dal contratto non potranno essere utilizzati: sono lunghi 39 metri e non possono essere calati sui binari dall’unico pozzo di lavorazione a causa dell’eccessiva grandezza.
L’unico “foro” disponibile per fare passare i treni — quello che dalla superficie scende nelle viscere della terrà — è largo soltanto 27 metri. Al momento per non sospendere completamente il progetto, saranno utilizzati i 6 convogli da 25 metri che furono comprati in vista dei Mondiali di Italia 90. Il problema è che si tratta di mezzi di 30 anni fa, che necessitano di manutenzione straordinaria e i cui pezzi di ricambio si trovano con estrema difficoltà e a costi elevati.
Inoltre, non solo mancano i 62 dipendenti necessari a muovere i convogli e che costerebbero alla società 2,5 milioni di euro l’anno, ma per consentire ai nuovi treni di entrare è necessario un nuovo deposito che però, al momento, non esiste. Il progetto lo prevede nell’area Campegna-Arsenale ma i tempi sono lunghi: si parla di almeno 5 anni.
Il comunicato stampa del comune di Napoli:
Assessore Calabrese: sopralluogo domani 10 gennaio ore 11,30 per Linea 6
“Da alcuni giorni e soprattutto dopo un articolo riguardante la linea 6 leggo di un tunnel troppo stretto e di treni non ci potrebbero mai passare. Facciamo chiarezza ancora una volta: le gallerie della linea 6 sono commisurate alla larghezza dei treni, sia quelli già oggi nella disponibilità del Comune sia quelli oggetto delle prossime forniture. Del resto i treni della linea 6 hanno circolato regolarmente dal 2007 al 2013 e quelli oggetto della prossima fornitura hanno la medesima larghezza di quelli attualmente in dotazione. Treni in dotazione da 25 metri, ricordiamolo, sui quali sono già in corso, grazie all’intervento di questa Amministrazione, i necessari interventi di manutenzione.
Vale la pena di ricordare però la cronistoria degli eventi legati alla realizzazione della linea M6. Il progetto del 2000, dalla stazione “Mostra” di piazzale Tecchio a piazza Municipio, prevedeva la realizzazione di un deposito/officina nell’area dell’ex Arsenale militare di via Campegna.
Nel 2007 per l’attivazione della prima tratta Mostra – Mergellina, fu necessario realizzare un deposito provvisorio in coda alla stazione Mostra, esclusivamente per permettere le operazioni di piccola manutenzione e “parcamento” dei treni da 25 metri allora disponibili, risalenti al progetto della vecchia Linea Tranviaria Rapida (LTR) e adattati al servizio metropolitano. Invece, per le operazioni di manutenzione straordinaria fu realizzata una copertura amovibile al di sopra del deposito provvisorio per consentire l’estrazione dei treni per il successivo trasporto in apposite officine.
Sempre nel 2007 i finanziamenti disponibili furono destinati al completamento della linea verso Municipio piuttosto che alla realizzazione del deposito/officina di via Campegna. Questa è lo stato dell’arte che abbiamo trovato e questa Amministrazione, da subito, ha ritenuto discutibili, se non illogiche, le scelte che erano state effettuate che non avrebbero potuto garantire la piena operatività della linea.
Si è lavorato duramente per reperire le risorse necessarie alla realizzazione del deposito/officina di via Campegna nonché delle gallerie di collegamento tra quest’ultimo e la stazione Mostra e ciò anche al fine di consentire l’immissione in esercizio di treni metropolitani con lunghezza di 39 metri (secondo gli standard industriali e tecnologici contemporanei). Nuovi treni di cui, ad oggi, non è stata avviata neanche la produzione.
E ci si è riusciti destinando a questo progetto parte delle risorse del “Patto per Napoli”. Inoltre la recente Delibera CIPE del 22 dicembre assegna le risorse necessarie al completamento di questo intervento. Solo grazie al reperimento di tutte queste risorse sarà possibile procedere con la realizzazione delle opere che consentiranno, in tempi assolutamente compatibili con il completamento dei lavori in corso per la tratta Mostra-Municipio, di avere a disposizione i primi treni da 39 metri e le infrastrutture necessarie al loro inserimento in linea per l’esercizio della tratta.
Ad inizio 2019, data in cui è prevista l’attivazione della tratta Mostra – San Pasquale, l’esercizio sarà effettuato utilizzando i treni attualmente disponibili, ovvero i 6 treni da 25 metri sui quali, come detto, sono in corso gli interventi di manutenzione“.
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