Nel giorno dei funerali di don Antonio Riboldi, la camorra ha mandato l’ennesimo messaggio intimidatorio. Un forte boato ha svegliato nel cuore della notte i residenti del centro storico di Acerra, comune in provincia di Napoli. Un ordigno artigianale è stato fatto esplodere da ignoti nei pressi della serranda della ditta di onoranze funebri Pacilio.
Erano le due di notte quando la bomba ha devastato l’attività commerciale che proprio oggi si occuperà del trasporto al cimitero del feretro di don Antonio Riboldi, il vescovo anticamorra scomparso nei giorni scorsi, la cui camera ardente si trova nel Duomo di Acerra, a poche centinaia di metri da via Trieste e Trento dove è presente l’agenzia funebre.
Le indagini dell’ennesimo raid intimidatorio, si tratta del nono nel giro di due anni, sono affidate ai carabinieri del Nucleo Operativo di Castello di Cisterna. I titolari dell’agenzia di pompe funebri Pacilio, che in passato hanno subito raid anche nei pressi della propria abitazione in via Volturno, continuano a riferire agli investigatori di non aver mai subito minacce né richieste di pizzo.
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