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Spari e terrore a Monterusciello. Agguato mancato, miracolato un uomo: “Vi uccidiamo tutti”

E’ un miracolato l’uomo di 55 anni sopravvissuto alla pioggia di piombo riservatagli dai killer che giovedì sera hanno seminato il panico per le strade di Monterusciello, quartiere di Pozzuoli (Napoli). Intorno alle 20 due persone in sella a una motocicletta – il guidatore con il volto coperto da un passamontagna e il passeggero armato di mitra – hanno messo a ferro e fuoco la zona delle palazzine popolari il cui clan egemone, quello dei Longobardi-Beneduce, è stato debellato negli ultimi mesi da arresti eccellenti (compreso quello del boss Gennaro Longobardi).

Circa una ventina i proiettili esplosi in due diverse circostanze. Illeso un pregiudicato di 55 anni, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto vicino allo storico sodalizio camorristico. Si trovava all’esterno di un bar in via Umberto Saba, probabilmente in compagnia di altre persone, quando i due sicari sono passati esplodendo ben dieci proiettili che, solo per un mero caso (dovuto anche all’imprecisione di chi sparava), non hanno raggiunto l’obiettivo e chi era presente all’eterno dell’attività commerciale.

In precedenza i due “cani sciolti” si sono recati in via Pierpaolo Pasolini coprendo di fuoco, ben nove i colpi d’esplosi, un furgone parcheggiato in strada e di proprietà di un commerciante già noto alle forze dell’ordine. Non contenti, hanno cosparso il mezzo di benzina senza però dargli fuoco. Dopo il mancato agguato nei confronti del 55enne presunto affiliato ai Longobardi-Beneduce, i due sicari si sono recati in via De Curtis dove hanno fermato un uomo, un 40enne titolare di un bar, mostrandogli il mitra e intimandogli di riferire agli “amici” dello storico clan che li avrebbero uccisi tutti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli che hanno trovato 15 bossoli, ogive e una bottiglia per il trasporto della benzina. Indagini in corso per risalire agli autori del raid intimidatorio che ha seminato il panico tra i residenti di Monterusciello. Si tratta dell’ennesimo raid armato avvenuto negli ultimi mesi nella zona. Così come riporta Cronacaflegrea.it, il protagonista sarebbe ancora una volta il famigerato “boss fantasma“, un cane sciolto che dopo le operazioni della polizia giudiziaria degli ultimi tempi sarebbe sceso in campo per “rilevare” gli affari illeciti della zona. Si tratta di un uomo di 30 anni, sorvegliato speciale che però dallo scorso mese di agosto ha fatto perdere le proprie tracce. E’ irreperibile e ogni tanto si manifesta a suon di colpi d’arma da fuoco.

Una situazione di assoluta tensione che va avanti ormai da diversi mesi e sta spingendo i residenti di Monterusciello a non uscire di casa la sera.

 

Ciro Cuozzo

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