L’attrice Cristina Donadio, meravigliosa interprete di Scianel in Gomorra ha fatto dopo tempo una confessione inaspettata circa la malattia che l’ha colpita duramente proprio mentre era sul set della serie televisiva, di cui fino ad oggi non ha mai parlato.
Il suo racconto a Vanity Fair: “Chi si ammala di cancro fa i conti con quello che è successo e poi trova un adattamento. Il problema sono gli altri che non riescono ad adattarsi e ti fanno sentire fragili. Scianel mi ha aiutato a superare il grado emotivo della malattia, non voglio dire che mi ha salvato la vita, sarebbe darle troppa importanza. Ma avendo deciso di non dire nulla mi sono dovuta confrontare con la normalità”.
Abbiamo imparato ad amarla per il suo ruolo forte ma la donna oggi confessa la sua parte più vulnerabile: “I momenti più brutti sono stati due: il primo è quando ti arriva il referto della biopsia- CELLULE CANCEROGENE: POSITIVO – e credo che questa sensazione sia condivisibile con tutta l’umanità quando ha paura, è una sensazione per cui solo oggi capisco la letteratura che ne parla. Sei risucchiato al centro della Terra. Il secondo lo sai”. Il lavoro per lei è stato decisivo nel processo di guarigione e supporto mentale: “Sul set nessuno lo sapeva. Il giorno dopo la rimozione della massa cancerosa sono stata dimessa dall’ospedale e da Napoli sono volata a Milano. Ho fatto le riprese a 360° volute da Cattelya. Dopo l’annuncio della chemio, ho tagliato una ciocca di capelli, li ho portati dal maestro delle parrucche, e ho cominciato. In quel periodo stavo anche montando uno spettacolo per il Teatro Nazionale di Napoli. In scena c’era un letto: quando gli attori andavano in pausa mi ci stendevo su. Quando il regista mi disse di non fare le prove il giorno della chemio, risposi che avrei preferito stare in male in teatro”.
Ovviamente però determinante è stata la sua famiglia che è riuscita a non farle pesare il dramma di questa situazione: “La mia prima chemio l’ho fatta sul lettino in ospedale con mia sorella Cecilia stretta stretta a me, come quando facevamo la lotta. Ma accanto, oltre al mio compagno, ho avuto tante persone comuni, i medici e i paramedici del reparto di oncologia dell’Ospedale Monaldi e del Policlinico. Ho fatto tutto con il Servizio Sanitario Nazionale e tutto a Napoli: correre al Nord per curami, allontanarmi, mi sarebbe sembrato ancora più punitivo”.
Eì morto Franco Di Mare, il giornalista e conduttore Rai che poche settimane fa aveva…
Oggi, sabato 18 maggio, è in corso uno sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, con…
Come è morto Franco Di Mare, il giornalista finito venerdì 17 maggio a causa del…
È morto Franco Di Mare, il giornalista classe 1955 che era stato inviato e direttore di…
Agitazione in Rai per la notizia lanciata da da Alberto Dandolo, secondo cui Arianna Meloni,…
E' annegato in piscina lo scorso giovedì 16 maggio, Crisitan Caruso, il ragazzino di 15…