Scampia

È stato uno dei boss più pericolosi della camorra ma Michele Zagaria ha ragione

Si è macchiato dei peggiori delitti, è stato uno dei boss più potenti e sanguinari della camorra ma di sicuro non è stato ne un pedofilo ne un molestatore. Allora, ha fatto bene Michele Zagaria alias ‘Capastorta a dare mandato ai suoi legali per querelare la Rai per quello che si è visto all’interno della fiction “Sotto copertura“.

Nella miniserie televisiva il boss è apparso molto attratto dalla figlia minorenne della coppia che lo ha ospitato per anni coprendone la latitanza. Poi il boss avrebbe messo gli occhi sulla madre, abusando di lei approfittando della sua posizione di potere. Invece, nella realtà, Zagaria non solo non ha mai avuto rapporti con ragazzine ma ne aveva di ottimi con quella famiglia.

Insomma è anche vero che una fiction si chiama tale perché narra delle vicende verosimili rispetto alla realtà. È vero che un contenuto televisivo va romanzato per attirare di più la curiosità del pubblico. Ma c’è un limite a tutto, tra l’altro l’unico personaggio della serie che ha il nome vero è proprio quello del boss dei Casalesi. L’ispettore non si chiama Vittorio Pisani, così come sono prodotti della finzione i suoi colleghi e i vertici della magistratura.

Insomma l’attrattiva della mini serie è il boss brutto e cattivo, per tutti gli altri è stata preservata la privacy (in modo velato visto che l’intera vicenda è liberamente tratta da fatti realmente accaduti. Inoltre, durante l’ultima puntata, ci sono stati i riferimenti ai veri personaggi coinvolti anche in procedimenti giudiziari ad oggi conclusi). Certo per l’opinione pubblica è grottesco se non inaccettabile ascoltare di un super boss della camorra che chiede un risarcimento (che se ricevuto andrà devoluto in beneficenza, mossa “lava coscienza” di ‘Capastort?).

Tuttavia la decisione è motivata se non addirittura giusta. Anche uno come Michele Zagaria va giudicato ed eventualmente condannato per quello che ha fatto. Alle persone per le proprie colpe gli si può togliere la libertà ma la dignità e la civiltà andrebbero preservate sempre, anche con persone come ‘Capastorta. Altrimenti, tanto vale comportarsi come loro ed esprimere nei loro confronti sentenze di morte.

redazione

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