Raffaella, mamma di Antonio Landieri il ragazzo disabile di 25 anni ucciso nel 2004 dalla camorra, si è commossa oggi durante il taglio del nastro dello stadio di Scampia dedicato a suo figlio: “Dopo 13 anni Antonio ha avuto la sua vittoria. All’epoca mio figlio non ebbe nemmeno i funerali. Oggi tutto questo è stato reso possibile anche grazie alle istituzioni, alle associazioni e ai familiari delle altre vittime di camorra”.
Presente l’Assessore Alessandra Clemente, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il vice sindaco Raffaele Del Giudice, il prefetto incaricato del ministero dell’Interno Michele Campanaro: “Lo stadio Antonio Landieri è un messaggio potente alla criminalità” dice il sindaco durante la cerimonia della struttura in via Hugo Pratt. Lo stadio è stato riqualificato grazie alla cooperazione del Comune, dello Stato e della società Ecopneus che ha fornito materiale recuperato dalla terra dei fuochi. In particolare il nuovo impianto vanta un’erba sintetica ricavata dalla lavorazione e il riciclo di pneumatici abbandonati.
Presenti in questo giorno speciale anche le mamme e i papà di altre vittime innocenti della camorra come Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, Antonio Cesarano, padre di Genny e Carmela Sermino, moglie di Giuseppe Veropalumbo.
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