Ha subito un doppio intervento al cuore e ora è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Si tratta di Biagio Cava, 66 anni, uno dei capi più sanguinari della camorra campana. Finito ai domiciliari lo scorso settembre per le sue gravi condizioni di salute, il boss di Quindici era stato arrestato nel 2006 e condannato a 30 anni di carcere in regime di 41 bis.
Cava era ritenuto uno degli uomini più pericolosi della sua cosca, colui che ha fatto la guerra prima al fianco del clan Alfieri e poi alleandosi con i Fabbrocino. Ha preso parte alla decennale e sanguinosa faida quindicese contro il sodalizio dei Graziano.
Questi ultimi, usciti sconfitti dallo scontro, sono stati poi decimati dagli arresti. La faida tra i Cava e i Graziano ha causato la morte di almeno 50 persone tra cui la figlia 16enne di Cava, la giovane Clarissa (mentre è stata ferita l’altra figlia Felicetta). Il tutto avrebbe avuto definitivamente inizio quando Biagio Cava ha fatto uccidere Eugenio Graziano, futuro reggente del suo clan.
Le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria vigileranno sicuramente sulla situazione, anche perché sono previste alcune scarcerazioni proprio in favore dell’organizzazione dei Graziano. Intanto Biagio Cava è sottoposto agli arresti domiciliari e ed è sotto stretta sorveglianza.
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