Iole Boccia, l’ingegnere napoletano che diventerà Direttrice di un sommergibile

Iole Boccia è un ingegnere addetta al servizio sistema-nave e lavora nella Marina militare italiana. Il suo ruolo la 29enne napoletana lo svolge a bordo di un mezzo poco comune che di solito si vede solo nei film: un sottomarino. Tra qualche anno la giovane diventerà la prima donna italiana, Direttore di sommergibile, una delle poche al mondo a svolgere tale funzione. La cosa mi è balzata agli occhi sfogliando 7 Sette il settimanale del Corriere della sera.

In un periodo in cui si parla di femminicidio, di donne schiacciate dalla figura del maschio padrone e violento, la storia di Iole Boccia mi è parsa bellissima. Non solo, ma Iole sta vivendo questa splendida avventura in un mondo che per definizione è maschile: quello militare. È in più lei è giovane e napoletana, in Italia, il paese in cui i ragazzi fanno fatica ad emergere, a trovare un lavoro e spesso costretti ad emigrare. Nata a Napoli, città di cui spesso si parla in modo negativo, in cui le notizie di illegalità e criminalità molte volte sovrastano tutte le altre.

Sopra Iole Boccia, sotto Erika Benemerito. Foto prese dal Corriere della sera

Ad aprire la strada alle donne nel consentire loro di entrare a far parte di un equipaggio che andasse “sotto i mari”, è stata un’altra napoletana, Erica Benemerito 26 anni e tanta caparbietà e determinazione, le giuste qualità che le hanno consentito di porre una domanda: è dal 2012 che ha chiesto con insistenza ai vertici militari della Marina e della Difesa di aprire il boccaporto dei sottomarini alle donne. Nel giro di poco tempo la missione è stata più che compiuta.

Le prime donne sommergibiliste della Marina Militare italiana si chiamano Erika Benemerito, Elena Varagnolo, Domenica Ruggiero, Valeria Fedele, Iole Boccia, Martina Petrucci e Francesca De Filippis. Sette ragazze speciali, tra i 23 e i 28 anni, che mi rendono particolarmente orgogliosa come donna e come Ministro della Difesa. Con impegno, ostinazione e passione sono riuscite ad espugnare l’ultimo fortilizio maschile, la flotta sommergibili. Il “Corriere della Sera” ha raccontato la loro storia. Il giornalista Carlo Vulpio ha incontrato Francesca, Martina, Iole, Domenica ed Erika – in foto, da sinistra – all’Arsenale di Taranto, mentre Elena e Valeria erano impegnate in mare. Il loro è un primato che sprona tutte le donne a superare ogni ostacolo per realizzare i propri sogni“, questo un post pubblicato su Facebook lo scorso anno dal Ministro della difesa Roberta Pinotti. Dopo un anno la nostra Iole ne ha fatta di strada, anzi di mare.

 

 

redazione

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