Si erano avvicinati con un altro furgone tagliandogli la strada davanti, mentre un’auto station wagon gli sbarrava la strada dietro. L’obiettivo era rubare il camion con tutto il carico di legna. L’unico imprevisto è stata la reazione dell’autista, Antonio Menna che ha pagato con la vita questa sua azione.
Infatti Bernardo Lucaioli, originario di Frattamaggiore, per impedire qualsiasi intoppo che impedisse la rapina e scongiurare la fuga della vittime, ha fatto fuoco colpendo il povero Menna ad un fianco. La ferita si è poi rivelata mortale. I filmati delle videocamere di sorveglianza hanno permesso agli investigatori di individuare e arrestare Lucaioli insieme ai suoi complici.
“Quella sera non avevo niente di meglio da fare e ho fatto una stronzata. Ma non volevo uccidere quell’uomo. Il colpo è partito perché la pistola era sensibile. Non so se lo sapete, ma le pistole sono sensibili. È vero che io faccio uso di cocaina e che anche quella sera ero sotto l’effetto di stupefacenti“, ha affermato Lucaioli di fronte ai giudici.
Era il 17 aprile del 2013 e per questo delitto Lucaioli è stato poi arrestato, condannato e portato in carcere. Da qui l’omicida non potrà più uscire, infatti, il suo corpo è stato trovato senza vita nella cella dell’istituto dove è stato detenuto per molti anni, cioè quello di Benevento. La scoperta è stata fatta dalle guardie penitenziarie che hanno avvisato l’amministrazione che si è occupata di avvertire i familiari.
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