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“Live” dal carcere di Airola: selfie e post su Facebook delle baby paranze

Selfie in cella e messaggini su Facebook ad amici e parenti. E ancora: post “live” da Airola, il carcere minorile in provincia di Benevento al centro nell’ultimo anno di numerosi episodio di violenza. L’ultimo, in ordine di tempo, lo ha denunciato nelle scorse ore il sindacato autonomo di polizia, il Sappe.

Foto pubblicate da “Il Roma” e dal “Corriere del Mezzogiorno”

 

“Uno sfregio all’istituzione penitenziaria” scrive il sindacato che in un comunicato dà notizia di una sim card e ben quattro cellulari sequestrati dalla polizia penitenziaria, nascosti in bagno dai giovani detenuti provenienti dal centro storico di Napoli e da Secondigliano. Addirittura uno dei giovani aveva la sim del cellulare in bocca durante il controllo.

“Il carcere è completamente fuori controllo dell’impiegato civile che svolge funzioni di direttore, che dopo i costanti e continui eventi critici avrebbe dovuto cambiare completamente l’organizzazione interna del carcere minorile”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe. “Ma come è possibile – aggiunge – che nessuno, ai vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione della Giustizia Minorile, ha preso concreti provvedimenti per avvicendare l’attuale direttore facenti funzioni della struttura, che non ha affatto il controllo della situazione?”.

Capece plaude al lavoro dei poliziotti in servizio nel carcere minorile che “continuano nella loro opera di controllo dell’ordine e sicurezza. Basti ricordare alle ultime brillanti operazioni dove è stata rinvenuta una Sim card occultata nella bocca di un detenuto e dopo qualche giorno alcuni detenuti venivano alle mani, durante la ‘socialità’, dove uno di loro è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere perché aveva riportato un vistoso taglio sulla testa, che sembra gli sia stato procurato da un detenuto che da tempo stiamo chiedendo l’ allontanamento per la sua pericolosità, e visto che è anche uno di coloro che partecipò ai disordini del 5 settembre 2016″.

Foto pubblicate da “Il Roma” e dal “Corriere del Mezzogiorno”

 

Lo scorso settembre, armati di piedi di legno dei tavoli e manici di scopa, alcuni giovani detenuti (tra cui anche Mariano A., affiliato al clan D’Amico di Ponticelli, protagonista del documentario “Robinù” di Michele SantoroMaddalena Oliva e Micaela Farrocco) ferirono tre poliziotti e seminarono il terrore in carcere. Dietro la motivazione ufficiale (disagi relativi al vitto e alla fornitura di sigarette) c’era invece l’intenzione di alcuni baby criminali di dimostrare che sono forti a tal punto da meritare anche il carcere duro, quello dei veri camorristi.

“Ci risulta – conclude il segretario del Sappe – che alcuni detenuti del penitenziario minorile continuano a realizzare e pubblicare selfie scattati all’interno delle stanze di pernottamento. Per evitare il dilagare di questo fenomeno cosa sta facendo la Direzione? Assolutamente nulla”.

Nello scorso mese di maggio alcuni giovani detenuti provarono a incendiare due celle. “Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di alcuni detenuti maggiorenni, tra i quali due dei principali protagonisti della grave rivolta dello scorso 5 settembre sempre nello stesso istituto penale”. Quest’ultimi – riferisce Capece – “hanno appiccato un incendio prima nella cella dov’erano ristretti e poi anche in quella dov’erano stati spostati”. “Sono stati attimi di autentica tensione, – prosegue il sindacalista – con i detenuti che hanno dato fuoco a tutto quello che vi era all’interno delle celle. Il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi conseguenze”.

SALTA IL DIRETTORE – “A seguito delle rilevanti criticità insorte presso l’Istituto penitenziario minorile di Airola – si legge in una nota del ministero – ha manifestato la sua preoccupazione e sollecitato il competente dipartimento a intervenire. Il dipartimento della giustizia minorile e di comunità ha pertanto provveduto a revocare l’incarico all’attuale direttore facente funzioni della struttura. In sostituzione di quest’ultimo è stato incaricato in via temporanea urgente Gianluca Guida, già direttore dell’Istituto minorile di Nisida, che ha dunque assunto l’interim presso l’istituto beneventano”.

redazione

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