Riccardo Polizzy Carbonelli: il video ironico sulla stazione di Afragola

Sono in molti gli scettici che si pongono domande sulla reale utilità della stazione TAV di Afragola, tra questi anche Riccardo Polizzy Carbonelli, l’attore di Un Posto al Sole. Il malvagio Roberto Ferri della soap napoletana ha pubblicato un video ironico sull’utilità del mezzo di trasporto.

L’attore utilizza spesso i social network per manifestare il suo pensiero e proprio attraverso un video pubblicato su Facebook ha voluto dire la sua sulla stazione che, a pochi giorni dall’apertura è già al centro di numerosissime polemiche: “Molti di voi si staranno chiedendo come me, perché una stazione ad Afragola? Le risposte sono ovvie, serviva, è utile, perché i treni non devono passare per forza in una stazione di testa ma in una passante per cui Afragola rappresenterà uno snodo. Ci si chiede allora tutti i paesini che sono stati tagliati fuori, importanti anche più di Afragola, che devono fare? Tra l’altro una stazione non ancora finita“.

I commenti degli utenti sotto al post dell’attore sono diversi, in molti appoggiano la critica di Carbonelli, ma c’è anche chi non è assolutamente d’accordo e cerca di spiegare il motivo per cui in realtà si è deciso di costruire proprio ad Afragola una stazione: “Egr. sig. Riccardo Polizzy molti Afragolesi, Napoletani e Campani dalla sua riflessione hanno avuto conferma del suo “deficit” informativo rispetto al suo “perché una stazione ad Afragola”. Bastava da parte sua, invece di interpretare il suo bel monologo, informarsi sul fatto che la stazione di Afragola non taglia fuori le altre cittadine piccole o grandi della Campania ma bensì è previsto un collegamento regionale che unirà tutte le provincie campane. In pratica uno come lei che presumo in fatto di trasporti il massimo della conoscenza è il freccia 500, in futuro da Afragola potrà raggiungere le province campane da Afragola in treno. Ecco il senso di aver costruito la stazione ad Afragola“. Una riflessione insomma che ha dato spunto a diverse polemiche.