Sette borseggiatori sono stati arrestati nei pressi della stazione di piazza Garibaldi a Napoli. Sono stati i poliziotti ‘invisibili’ dell’Ufficio Prevenzione Generale, diretti dal primo dirigente Michele Spina, a intensificare i controlli in un’area da sempre sensibile e allo stesso tempo critica, dove più volte è stata segnalata la presenza soprattutto di cittadini extracomunitari dediti al borseggio.
Le vittime ideali sono i turisti ma spesso in trappola cadono anche i cittadini napoletani. Per contrastare il fenomeno sono stati predisposti servizi investigativi mirati, con agenti in borghese che si sono avvalsi di sistemi tecnologici che hanno portato, nel solo pomeriggio di lunedì, alla cattura di ben sette borseggiatori (in tre distinte operazioni), che avevano preso di mira ignari turisti di varie nazionalità.
I sette sono di nazionalità marocchina, tunisina e georgiana. Nei loro confronti, all’esito dei procedimenti giudiziari, saranno adottati provvedimenti di espulsione. Tale operazione è stata portata a termine da un gruppo rinforzato dell’Ufficio Prevenzione Generale, denominati “invisibili”, particolarmente esperti nel contrasto a tale fenomeno e che agiscono con paziente e tenace professionalità. Gli “invisibili” sono stati affiancati da unità della squadra Volante e da una pattuglia dei Falchi della Squadra Mobile, che ne ha catturati due.
Il Questore di Napoli Antonio De Iesu ha rivolto infine un appello a cittadini e turisti affinché nell’area di Piazza Garibaldi adottino cautele, evitando soprattutto di depositare portafogli e valori negli zaini portati a tracolla, che sono il bersaglio principale dei borseggiatori.
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