Il Presidente Macron ama Napoli perché ha conosciuto l’amore della sua vita grazie ad Eduardo

E così il nuovo Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, è pazzo di Napoli, tanto da definirla la città più bella del mondo. A rivelare questa indiscrezione Caterina Avanza, 36enne bresciana e unica italiana dello staff di Macron. “Ama molto l’Italia e per lui Napoli è la città più bella del mondo. Ama Napoli, è stato a in città a Natale del 2015, e spero possa tornarci presto. Anche se la sua agenda è completamente stravolta dall’elezione di domenica scorsa. Lui ha una passione forte per Napoli, per i suoi musei, me lo ha rivelato lo scorso Natale. Ed era davvero convinto di quanto mi raccontava. Del resto, lui è molto umano, e Napoli è una città molto umana“.

Felice il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che ha dichiarato: “Non posso che essere contento dell’opinione di Macron su Napoli. Ciò ci rende orgogliosi. Mi auguro che un giorno Macron possa venire in visita a Napoli“. Anche il Direttore del Real Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger ha espresso il suo entusiasmo per l’opinione di Macron: “Ho votato Emmanuel Macron presso il Consolato di Francia a Napoli, e sono orgoglioso di avere un presidente di 39 anni, molto preparato, che sta dimostrando un grande intuito politico. Ho formalmente invitato Macron e la première dame Brigitte a visitare presto la mostra Picasso e la nostra preziosa collezione“.

Ma c’è anche un altro aspetto della vita del Presidente Macron che rende ancora più forte il suo legame con la città di Napoli. Il più giovane inquilino che l’Eliseo abbia mai avuto, è un appassionato di teatro. Ed è proprio grazie a quest’arte che Macron deve il fatidico incontro con la sua compagna Brigitte Trogneux. In particolare, la nuova coppia presidenziale deve la loro unione al grande Eduardo De Filippo. Infatti, “Raccontano i biografi del Presidente Macron che è recitando ‘l’arte della commedia’ di Eduardo De Filippo nel liceo di Amiens che a 17 anni ha conosciuto la moglie Brigitte“, ha riportato un articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica.