Concussione e peculato, sono questi i due reati su cui sta indagando la procura di Napoli. Coinvolto l’Istituto tumori Pascale, di cui gli inquirenti vogliono capire se per superare i lunghi tempi di attesa per le operazioni, vi sia stato il tentativo di qualcuno di dirottare i malati di cancro al seno verso soluzioni a pagamento.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Però è da diversi giorni che i Carabinieri del Nas stanno ascoltando i pazienti, guardando i registri, verificando i documenti legati agli interventi e messo a verbale la versione di esponenti di spicco dello staff medico.
L’inchiesta è basata sulla gestione dei tumori al seno, sugli interventi e anche sulle condizioni di lavoro tra disponibilità pubbliche e opportunità di operazioni in regime di intramoenia. Non è la prima indagine sul Pascale: tre mesi fa furono arrestati il primario Francesco Izzo e la moglie al termine di una indagine sull’acquisto di strumenti da alcune ditte private.
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