Lo splendido soggiorno in Cilento per due turisti giapponesi, Khenta e Risa, è stato macchiato da uno spiacevole episodio. Una truffa in piena regola da parte di un tassista abusivo che per il tragitto dalla stazione di Pisciotta fino alla struttura in cui avrebbero alloggiato a Marina di Camerota (per un totale di 23 chilometri), hanno dovuto pagare 35 euro. Cifra sproporzionata se si considerano le distanze e soprattutto la mancanza di mezzi di trasporto alternativi.
In Cilento la questione relativa ai trasporti è molto complessa. C’è un’assenza dei pullman di linea e le licenze dei servizi taxi vengono rilasciate in relazione al numero degli abitanti. In sostituzione ci sono servizi di noleggio con conducente ed il risultato è che muoversi con i mezzi pubblici dalle stazioni o da un paese all’altro è quasi impossibile. Questi disagi portano qualcuno ad approfittarne.
Ma l’ospitalità è tutto nel territorio cilentano. A salvare l’immagine del posto ci pensa Alessandro Infante, manager dell’azienda di trasporti di Marina di Camerota che si è reso protagonista di un bel gesto nei confronti dei turisti nipponici. Informato su quanto accaduto dalla proprietaria del Bed&Breakfast dove alloggiava la coppia, ha avvertito “l’obbligo morale” di accompagnarli gratuitamente nel viaggio di ritorno da Marina di Camerota alla stazione ferroviaria di Pisciotta.
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