I boy scout di Napoli a confronto con i gruppi di Portogallo e Colombia: “Esperienza fantastica”

Giovani scout crescono confrontandosi anche con realtà straniere. E’ il percorso dei ragazzi di Soccavo, quartiere nella zona occidentale di Napoli, che fanno parte del gruppo Scout Napoli 8. Claudia, capo squadriglia delle Rondini, ci racconta l’esperienza vissuta dal suo gruppo che ha iniziato, via Skype, una collaborazione con altri gruppi di boy scout presenti in Colombia e Portogallo.

Noi della squadriglia femminile Rondini, del Gruppo Scout Napoli 8, stiamo lavorando per conquistare il Guidoncino Verde: un percorso che le squadriglie svolgono, mettendosi alla prova, per poi essere premiate all’evento regionale tenuto ogni anno. Noi Rondini abbiamo voluto conoscere varie tradizione scout dell’estero, preparandoci delle domande in inglese. Infatti, dopo che Claudia, il nostro capo squadriglia, ha contattato ragazzi di diverse etnie, grazie anche con all’aiuto della Pattuglia Internazionale d’Italia, siamo riuscite ad incontrarci tramite Skype con Camila dalla Colombia e Matilde dal Portogallo. La cosa davvero buffa è stato il fuso orario, infatti in Colombia erano le 15, mentre qui in Italia le 21.
I colori del fazzolettone Colombiano erano bianco, nero e rosso, diverso dal nostro (bordò e oro) ma è piaciuto a tutte. Camila è stata disponibile a raccontarci le sue attività scout. In Portogallo, invece, Matilde, una ragazza dolce e gentile, ha mostrato, con l’aiuto delle sue sorelle, anche loro componenti della grande famiglia scout, tutta la sua uniforme. Tra queste la cosa che ha suscitato di più la nostra curiosità è stato il suo cappello, il quale presentava uno stemma simile a quello dell’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani). Tutte le informazioni le abbiamo inserite in un raccoglitore, rendendolo divertente e colorato. Ludovica e Giada, infatti, si sono preoccupate di disegnare e scrivere nel modo più simpatico possibile. Simona ha fotografato tutti i momenti e tutte insieme abbiamo incollato le foto nel raccoglitore. Martina ha spiegato, in inglese, la cultura gastronomica napoletana ai gruppi stranieri, così anche loro hanno avuto la possibilità di conoscere una delle tante tradizioni di Napoli. Inoltre abbiamo registrato e mandato ai due gruppi esteri una canzone scout italiana, suonata da Rita con la chitarra. Nonostante le varie difficoltà è stata una bellissima esperienza, nella quale abbiamo sia sviluppato le nostre competenze, sia imparato nuove tradizioni, raggiungendo il nostro obbiettivo. Tutte noi abbiamo lavorato con impegno ed è stata anche un’occasione per stare insieme e divertirci.

redazione

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