Benevento, il tribunale salva il pastificio Rummo dopo l’alluvione

Sembra avvicinarsi la definitiva rinascita del pastificio Rummo, che scongiura il rischio del fallimento e viene salvato grazie ad un decreto del tribunale di Benevento, che ha permesso una dilazione di 10 anni del pagamento dei debiti con le banche. Il noto pastificio avrà quindi la possibilità di presentare un piano per il rilancio della propria attività.

L’ azienda sannita, produttrice di pasta di semola di grano duro, fu fondata a Benevento nel 1846 ma nell’ottobre del 2015 fu duramente colpita dall’alluvione che portò nel territorio campano lo straripamento del fiume Cadore. Quest’ultimo provocò notevoli danni nel territorio beneventano e distrusse i macchinari e parte della produzione dell’azienda.

Subito dopo l’alluvione, molte persone si attivarono per sostenere in vari modi il pastificio attraverso campagne di solidarietà, raccolta fondi, collette e crowdfunding, il tutto per garantire la sopravvivenza ad un’azienda che portava lavoro ad oltre 400 dipendenti.

Oggi, a 2 anni di distanza dal tragico episodio, il Tribunale di Benevento, composto dal Presidente Ennio Ricci e dal Giudice Delegato Luigi Glasso, ha ammesso con il decreto del 16 marzo 2017, la procedura di concordato preventivo in continuità.

Il Tribunale, all’interno del decreto, ha inoltre precisato che il Pastificio Rummo “ha subito danni di entità assai rilevante generati dall’alluvione che ha colpito l’area di insediamento dello stabilimento nell’ottobre del 2015: e tale evento viene prospettato come il fattore che ha determinato la crisi, attraverso le sue molteplici negative implicazioni“.

Il sospiro di sollievo definitivo per l’azienda potrebbe arrivare già la prossima estate quando si saprà con maggiore chiarezza se l’assemblea dei creditori accetterà il piano di rilancio proposto, e se le banche riscontreranno nel progetto una fattibilità economica riconosciuta in sede di valutazione preventiva dal giudice.