Tradizioni

Scandalo passaporti, il Palermo rischia grosso: il Napoli spera

E’ coinvolto anche Bruno Henrique, giocatore brasiliano del Palermo, nello scandalo passaporti che ha visto questa mattina i carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti indagati a vario titolo per corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Si tratta del responsabile dell’ufficio di Stato civile di Brusciano (Napoli) e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative di Terni, in Umbria.

Dalle indagini, condotte dalla procura di Nola, è emerso un giro di falsi passaporti che ha coinvolto circa 300 giocatori brasiliani e che riguarda alcune squadre di calcio dei campionati italiani, francesi e portoghese (Palermo e Monaco su tutte). Un sistema molto lineare, grazie a un complice dell’ufficio di stato civile di Brusciano, si poteva ottenere rapidamente la cittadinanza. Questa la tecnica utilizzata dai calciatori brasiliani, naturalizzati italiani, per giocare in serie A, nei principali campionati europei o nel calcio cinque che hanno ottenuto la cittadinanza italiana in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla legge e aggirando i vincoli di tesseramento.

Oltre a Bruno Henrique del Palermo, sono coinvolti: Gabriel Boschilia, del Monaco (Ligue 1 francese), impegnato in Champions League; Silva Eduardo Henrique, dell’Atletico Mineiro (Serie A Brasile); Colcenti Antunes Eduardo e Ferrareis Gustavo Henrique dello Sporting Club Internacional (Serie A Brasile); Dos Reis Lazaroni Guilherme Henrique, del Red Bull (serie B Brasile) e Vancan Daniel, del Gil vicente FC (Serie B portoghese).

Il centrocampista del Palermo Bruno Henrique Corsini, 27 anni, si è detto, così come la società rosanero, “totalmente estraneo ai fatti e a disposizione per fornire tutta la documentazione necessaria a supporto della mia estraneità”, ha detto Henrique Corsini. Il calciatore ha fatto anche sapere di avere un fratello cittadino italiano da anni e a lungo azzurro della nazionale di calcio a cinque.

Tuttavia se il Palermo dovesse essere ritenuto colpevole, potrebbe perdere a tavolino le gare in cui ha schierato il brasiliano, sceso in campo in questa serie A ben 25 volte, compresa quella contro il Napoli al San Paolo lo scorso 29 gennaio. In quell’occasione il siciliani riuscirono a strappare un pareggio alla formazione di Sarri (gol di Nestorovski e Mertens). Al momento però si tratta solo di un’ipotesi, in attesa di riscontri ufficiali. Nel caso in cui il Napoli però riavrebbe i due punti persi contro il Palermo, ridurrebbe da quattro a due punti la distanza dalla Roma, attualmente seconda in classifica.

redazione

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