Pasta al caffè della Kimbo, la novità culinaria targata Napoli

Spesso ci si domanda perchè Napoli venga considerata la capitale mondiale della genialità, dell’innovazione, dell’avanguardia. La formulazione della risposta è abbastanza semplice: perchè è così. Non servono troppe parole quando la realtà non fa altro, ogni giorno, che confermare questa semplice e pura verità. Basti pensare per capire quello di cui sto parlando alle ultime trovate tutte partenopee cominciando, ad esempio, dal primo distributore automatico di pesce, nato in quel di Pozzuoli o, meglio ancora, al primo bar gestito da ragazzi affetti da sindrome Down aperto sempre nella stessa ridente località.

L’ultima trovata tutta partenopea è stato un matrimonio di gusto che farà storcere il naso a molti puristi del settore alimentare: quello tra il caffè Kimbo e la Fabbrica della Pasta di Gragnano. Forse saranno in pochi a crederci ma la celebrazione ha avuto davvero luogo. Si è trattato, infatti, di una performance molto particolare e la location prescelta per la funzione è stata la Chiesa di San Rocco a Chiaia di Napoli. E cosa poteva nascere dall’unione di queste due eccellenze campane se non una deliziosa ed ottima pasta al caffè?

Ovviamente la confezione selezionata per il lancio di questo nuovo prodotto è stata quella da 500 grammi e, soprattutto, i formati su cui si è deciso di puntare tutto sono esclusivamente tre: i fusilloni, i paccheri e i rigatoni. Le tre varianti sono già scese in campo pronte a conquistare una grande fetta di mercato. Tutte le altre ditte sono sull’attenti. Da oggi, infatti, il gioco diventa più duro e, soprattutto, più saporito grazie a questi tre nuovi rampolli made in Naples.

E, attenzione, non sarà solo il nostro palato a essere soddisfatto se decideremo di assaggiare queste tre delizie ma anche la nostra salute. Stando ad una ricerca effettuata dal Dipartimento di Farmacia della Federico II di Napoli l’8% di caffè in polvere presente nell’impasto donerebbe al prodotto un alto valore salutare, nutriente e anticancerogeno grazie alla massiccia presenza di sostanze antiossidanti. Non si tratterebbe, quindi, di un salto nel vuoto, la nuova pasta prodotta a Napoli è stata frutto di anni di studio e ricerca. In barba a quanti dicono che dal capoluogo campano non arrivano mai buone notizie!

redazione

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