Napoli piange Gerardo Marotta, l’avvocato si è spento a 90 anni

Un grande lutto ha colpito la città di Napoli e il mondo della cultura napoletana. Gerardo Marotta si è spento all’età di 90 anni. Era ricoverato da dicembre in una clinica cittadina a causa di una brutta caduta ed è lì che è morto per una crisi respiratoria.

Gerardo Marotta, conosciuto come l’avvocato, è stato il fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici presso Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio a Napoli. Luogo simbolo della cultura partenopea a cui Marotta era legato quasi come se fosse un figlio, una sua creatura da salvare, proteggere e far crescere.

Creato sotto la spinta dell’allora presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei Enrico Cerulli e dalla figlia di Benedetto Croce Elena, l’Istituto per gli Studi Filosofici è stato il fulcro di infiniti dibattiti culturali, che hanno accolto le menti più eccelse dell’intellighenzia mondiale. Gerardo Marotta negli anni si è battuto per salvare la ricchissima biblioteca dell’Istituto, che ancora oggi, con più di 300mila volumi, non ha una sede.

Per la sua battaglia e per il lavoro svolto negli anni, nel 2015 arrivò l’appello al presidente della Repubblica Mattarella per farlo senatore a Vita, ma la richiesta non trovò alcun ascolto. Gerardo Marotta era conosciuto da tutti gli studiosi di fama mondiale. Era impossibile non incontrarlo a Via Monte di Dio con il suo cappello di feltro, all’uscita di quel luogo che tanto amava e scambiarci qualche parola. Moltissimi gli studiosi che si sono formati all’Istituto per gli Studi Filosofici, tra di loro impossibile non ricordare il filosofo tedesco, Hans-Georg Gadamer, che di quel luogo disse:
“Mi chiedevo se un giorno sarebbe nata un’istituzione che fosse in grado di risvegliare a nuova vita la nostra tradizione culturale ormai irrigidita dalle regole di una società burocraticamente organizzata e finalizzata all’ideale del profitto economico. Era mai possibile una tale istituzione? Oggi, come membro dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici posso affermare che ciò è possibile. Spero, pertanto, che questa “nuova” istituzione non resti l’unica, ma sia modello per tutta l’Europa e per tutti quei paesi del mondo che si prefiggano lo scopo di realizzare una cultura libera da rigidi schemi precostituiti, all’insegna di una solidarietà che sia garanzia di pace“.

Il sindaco Luigi De Magistris, dopo aver appreso della morte del professor Gerardo Marotta, ha voluto esprimere tutto il suo cordoglio per una così grande perdita:
“La città perde un grande uomo, stimato in tutto il mondo, soprattutto per la sua instancabile guida dell’Istituto Italiano degli Studi Filosofici. Io perdo anche un amico. Gerardo era un profondo pensatore libero, un filosofo acuto e sensibile, uno storico, un maestro di immensa cultura. Un faro, un punto di riferimento per tutte le generazioni. Rivoluzionario fino alla fine, sempre dalla parte della libertà e della giustizia. In prima linea nella lotta per i diritti. A Gerardo mi legavano sentimenti di grande affetto, dai tempi della magistratura, fino agli ultimi giorni. L’ho sentito sempre vicino. Ai familiari l’abbraccio della Città che amava. Napoli ricorderà per sempre Gerardo, l’avvocato Marotta, un uomo esile, ma dalla grande potenza morale. In lui convivevano, in spirito libertario, etica e diritto, filosofia e politica, storia ed economia. Ciao Gerardo, Napoli perde un grandissimo uomo di cultura“.

Ed è impossibile dargli torto, la morte di Gerardo Marotta lascerà un enorme vuoto nella cultura napoletana e in quella europea. Il ricordo delle sue battaglie per salvare un luogo tanto importante come l’Istituto per gli Studi Filosofici, perpetuandone la sua ricca tradizione, l’impegno speso affinché Napoli divenisse capitale di studi e dibattiti di enorme spessore intellettuale, dovranno restare vivi in ognuno di noi.

La camera ardente sarà allestita oggi presso la clinica Hermitage a Capodimonte.