Intervento dei Nas all’ospedale Antonio Cardelli di Napoli, fermo per un anestesista del reparto di Chirurgia d’Urgenza che si sarebbe appropriato di medicinali dell’ospedale per uso personale.
I militari dell’Arma hanno scoperto che il medico aveva sottratto dalla sala operatoria la “Petidina” una sostanza che viene comunemente utilizzata come pesante antidolorifico, per uso personale. Lo specialista in questione non è una delle figure storiche della schiera di medici del noto ospedale napoletano ma è una nuova leva. A segnalare la vicenda è stato il direttore dell’Azienda Ciro Verdoliva che ha spiegato: “Il dipendente anestesista assegnato al complesso operatorio di Chirurgia d’Urgenza, è stato raggiunto questa mattina da un avviso di garanzia e da un provvedimento di perquisizione della sua abitazione e dei luoghi di lavoro nell’ambito di un procedimento penale a suo carico emesso dal sostituto procuratore Brunetti. I reati a lui contestati si riferiscono ad attività interna all’azienda ospedaliera svolta nella sua qualità. I sospetti che ci avevano indotto nei giorni scorsi a presentare una formale denuncia in merito a utilizzo improprio e sospetta sottrazione di sostanze stupefacenti all’interno del complesso operatorio, dalla quale sono partite poi le indagini, si stanno concretizzando con fatti e persone”.
Un lavoro di squadra tra il Cardarelli e i Nas che proseguiranno nei controlli per approfondire la gestione e l’impiego dettagliato dei prodotti e degli strumenti all’interno delle aziende ospedaliere.
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