Renato Carosone è nato a Napoli il 03 gennaio del 1920 a due passi da Piazza Mercato. Sin da giovane lo chansonnier napoletano ha manifestato il suo amore la sua predisposizione per la musica, iniziando a suonare il pianoforte della madre. Gli inizi della sua carriera sono dovuti anche all’insistenza del padre che era un impresario del Teatro Mercadante.
Carosone è stato uno dei più grandi interpreti della musica italiana e leggera, a partire dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni ’90. Il musicista napoletano ha avuto il pregio di fondere diversi generi, dai ritmi africani (Carosone è stato giovanissimo nel continente nero), alle melodie italo – americane (jazz e swing) ma senza mai abbandonare la lingua italiana e il dialetto napoletano.
RENATO CAROSONE – TU VUÒ FÀ L’AMERICANO
CAROSONE COME MODUGNO: IL RECORD DEL MUSICISTA NAPOLETANO – Come Domenico Modugno, Carosone è stato l’unico musicista italiano e napoletano a incidere e pubblicare dischi negli USA, senza che le sue canzoni venissero tradotte in inglese. Così, sempre come l’autore di Nel blu dipinto di blu e Nilla Pizzi, Carosone è stato il terzo italiano nella storia ad esibirsi nella tv americana. Sono aspetti, questi, di grande prestigio che dimostra come Carosone sia stato apprezzato in tutto il mondo.
I principali successi di Carosone sono: Torero, Caravan petrol, Tu vuò fa l’americano, ‘O sarracino, Maruzzella e Pigliate ‘na pastiglia, Io mammeta e tu, À sonnambula.
RENATO CAROSONE – Ò SARRACINO
DAL TRIO CAROSONE AL RITIRO INASPETTATO – È a partire dagli anni ’50, prima con il suo famoso “Trio” e poi con il sodalizio con il paroliere Nisa, che Carosone ha raggiunto il successo internazionale. Il decennio che va dal 1950 al 1960, ha portato anche in giro per il mondo Carosone con i suoi musicisti. È così, come un fulmine a ciel sereno, che arriva l’inaspettata notizia: lo Chansonnier napoletano decide di ritrarsi all’apice della sua carriera, nel 1959. Si narra che il famoso cantante abbia fatto un voto alla Madonna che causò il ritiro dalle scene.
IL RITORNO E LA SCOMPARSA – Era il 1975 quando Renato Carosone fece il suo ritorno in pompa magna sulle scene. La sua band era composta da ben 19 elementi e la Rai gli mise a disposizione uno show unico. Il musicista napoletano riprese l’onda del successo che lo rese di nuovo protagonista della musica italiana e internazionale, fino alla fine degli anni ’90. Poi il brutto aneurisma celebrale del 1993 che lo indebolì ma senza fermarlo: la partecipazione al Festival di Sanremo, la vittoria del Premio Tenco nel 1996, l’omaggio di Hollywood nel film Il talendo di Mr. Ripley e l’ultimo concerto a Napoli, in Piazza del Plebiscito, davanti a 200mila persone.
Sono questi gli ultimi eventi che hanno reso la vita e la carriera di Carosone uniche e inimitabile e nonostante la sua scomparsa nel 2001, le note e le parole delle sue canzoni sono immortali e indimenticabili.
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