“Ringrazio il Presidente della Repubblica per avermi conferito tale incarico di cui sono onorato. Cercherò di svolgere il mio compito con responsabilità. Le consultazioni effettuate dal Presidente Mattarella saranno la via che seguirò per formare il nuovo Governo e il programma dell’esecutivo. Le opposizioni hanno manifestato il loro rifiuto di entrare a far parte del nuovo governo. Per questo baserò il mio lavoro sulla maggioranza uscente“, sono queste le prime dichiarazioni nella veste di Presidente del Consiglio di Paolo Gentiloni.
L’ormai ex Ministro degli Esteri ha ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha dichiarato il nuovo Premier: “Chiedo rispetto per la decisione di Matteo Renzi di aver dato le dimissioni e di aver rifiutato un nuovo incarico. Ora è il momento di rassicurare i nostri cittadini, i mercati e i partner internazionali“.
Era una notizia che già circolava nei giorni scorsi, prima ancora che venissero ultimate le consultazioni. Al Colle Gentiloni era stato ricevuto già due volte e da Palazzo Chigi e dal Nazareno, c’è stata una spinta decisa nel far si che l’ex inquilino della Farnesina potesse diventare il nuovo Presidente del Consiglio.
Quindi nessuna clamorosa novità, piuttosto una conferma. Gentiloni guiderà un esecutivo di scopo con l’obiettivo di portare a termine un percorso legislativo già avviato e che non può essere lasciato a metà. Sopratutto, l’obiettivo principale del nuovo Governo, sarà quello di varare una nuova legge elettorale, in attesa della sentenza della Consulta sull’Italicum che dovrebbe esserci il prossimo 24 gennaio. Adesso via al toto nomi per la formazione del nuovo esecutivo: chi saranno i ministri del nuovo governo Gentiloni?
Arrivano le prime dichiarazioni anche da parte delle opposizioni. Il Segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, non usa mezzi termini “Questi ci prendono per il c++o“. Questa la frase pubblicata sulla propria pagina Facebook. L’intenzione della Lega, insieme a Fratelli d’Italia e il Movimento 5 Stelle (che attraverso le parole di Giulia Grillo, capogruppo alla Camera del M5S, uscirà dall’aula al momento del voto di fiducia al nuovo governo), era di andare a votare subito per scegliere un nuovo Parlamento eletto dai cittadini.
Matteo Renzi, nel frattempo, aveva dichiarato durante la direzione del Pd che il 18 dicembre sarà aperta la fase congressuale del Partito Democratico. Il Congresso terminerà a marzo 2017, quando ci saranno le primarie del partito. Di conseguenza si dovrebbe andare a nuove elezioni entro giugno.
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