Questa volta sembrerebbe non centrare la guerra di camorra. Un’altra sparatoria, un’ennesima stesa. È toccato a Marigliano, in centro in mezzo alle persone. Una follia, soprattutto se si pensa che sia stata fatta per divertimento. Così, a Napoli si spara per fare una bravata.
Quattro colpi d’arma da fuoco, poi rivelatisi a salve, tra la gente e i negozi, per divertimento, “perché ci piace vedere la paura in faccia alle persone“: due ragazzi di 20 e 18 anni, rispettivamente figlio e nipote di un esponente di spicco del clan Filippini-Lucenti di Marigliano (Napoli), sono stati identificati e denunciati dopo avere messo a segno, ieri, due ‘stese’ nella città semplicemente per “combattere la noia del sabato sera“.
I due hanno confessato di avere seminato il panico per semplice divertimento. Il più piccolo, tra l’altro, aveva avuto un permesso di uscita da una comunità dove è stato destinato per una rapina a un minorenne. L’arma, sequestrata, è una pistola modificata caricata a salve. Ma la paura tra i cittadini è stata vera. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno trovato e sequestrato quattro bossoli. Il clan fa affari nella zona facendo rapine e vendendo droga
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