“Fate presto, c’è un uomo che sta ammazzando di botte la moglie e la figlia“: queste le terribili parole che finalmente hanno messo fine all’incubo di due donne a Marano, rinchiuse nella loro stessa casa.
Una storia agghiacciante di violenza domestica che va avanti da 16 anni e che finora nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare, meno che mai le due vittime, spaventate a morte dai soprusi del marito-padre-orco.
È successo oggi: i Carabinieri sono riusciti a sorprendere l’aggressore, un 49enne del posto già noto alle forze dell’ordine, lo hanno bloccato mentre stava picchiando ferocemente sua moglie e sua figlia, che sono state immediatamente ricoverate in ospedale.
Sono stati i vicini a fare la fatidica telefonata per segnalare quello che ormai succedeva da anni nella porta accanto, riuscendo a rompere quel velo di omertà che spesso coincide con un senso di terrore quando si tratta della prigione delle mura domestiche o di brutalità senza controll (come uno degli ultimi episodi che hanno riguardato l’argomento e che potete leggere qui.)
Appena avvertito il 112, è scattato l’arresto. Ora al 49enne non resta che attendere il carcere – ipotesi molto probabile date le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali di cui dovrà rispondere- e, finalmente, alle due donne è stata restituita la loro libertà. Dimesse dall’ospedale, infatti, le due sono state accolte a braccia aperte dalla solidarietà di amici e parenti, e supportate dall’aiuto psicologico di uno specialista fornito dalla struttura.
Fonte: Ottopagine
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